Nei Calendari di Fotomotoavventura metto sempre la frase di Steven Spielberg "Sogno per Vivere". In queste poche parole sono racchiuse tutte le emozioni che ci procurano i miti della nostra vita: gli obiettivi che cerchiamo di raggiungere. La scelta di un viaggio è sempre dettata dalla meta clou da raggiungere (il mito) e attorno ad essa si costruisce il percorso. Correva l'anno 2007 quando una sera guardando un film, Giulia mi disse, papy, ma dove l'hanno girato? mi piacerebbe andarci... il film era Star Wars ep IV. Nacque così primo viaggio in Tunisia. Solo quando misi sulla tavola i biglietti del traghetto Civitavecchia-Tunisi in casa si accorsero che facevo sul serio: furono otto giorni indimenticabili culminati con il sopralluogo a Mos Esley nel deserto vicino a Nefta e nel pernotto nella casa di Luke Skywalker a Matmata. Naturalmente durante il tour abbiamo visto molte altre cose, ma le Star Wars location erano i miti che ci avevano fatto sognare
DEDICATO ALLA MIA TRANS ALP "BRAVO KILO SEVENTWOFIVEFIVETHREE" (I'VE SEEN THINGS YOU PEOPLE WOULDN'T BELIEVE)
Una pagina dedicata alla mia inseparabile amica di viaggio non poteva mancare, nella slide principale ho messo una raccolta di foto celebrative delle location che abbiamo raggiunto insieme: i veri motociclisti capiranno. Ma come è iniziato tutto? Tutto è iniziato con Bravo Tango, uno scooter Honda Jazz 250 che ho comprato nel 2006 per coprire comodamente i 18 km che separano casa mia dallo studio fotografico dove lavoro; ed è stata fatta, ho iniziato a frequentare siti web e forum di motoviaggiatori e l'anno dopo ho acquistato la Trans Alp, un usato del 2002 con soli 11.000 kilometri. Nell'estate del 2007 primo tour in Bretagna e Normandia, io e Giulia sulla TA, resto della famiglia Ilaria e Mirella con i cari amici Giovanni e Dinora, al seguito su una Jeep Gran Cherokee. Inesperienza al massimo, tecnica di guida e attrezzatura al minimo... ma bisognava pur iniziare! |
Ma il vero battesimo dei viaggi si è avuto lo stesso anno a novembre. Il 2007 per "noi" è stato un anno speciale, il 30° anniversario dell'uscita nelle sale di Star Wars... quindi il lampo di genio, una sera a cena dico: facciamo un salto in Tunisia a vedere le location del film, Ilaria sogghigna, mia mamma e mia moglie mi liquidano con un perentorio "ma sa sit mat" e solo Giulia si dimostra entusiasta. In segreto passo le sere sul web a preparare il tour poi una notte lascio sul tavolo i biglietti del traghetto Civitavecchia Tunisi: partenza 31 ottobre, io Giulia e la TA. Una caduta da fermi su un marciapiede sconnesso a Tozeur, un'altra sulla duna uscendo da Ksar Ghilane, ma vuoi mettere... abbiamo visto il set della prima trilogia e dormito nella casa di Luke Skywalker, mica roba da tutti i giorni!
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2019 M41 PAMIR HIGHWAY
Nel 2017 avevo avuto un sacco di noie e la TA si era fermata a 3500 metri in carenza di ossigeno. Dopo l'abnorme consumo di olio nel tour in Scozia ho deciso di cambiare il blocco motore, mettendo inoltre il getto della TA 600, più piccolo, meno benzina, meno spunto, meno consumi ma più adatto alle grandi alture del Pamir. Un viaggio preparato minuziosamente, il bagaglio più leggero possibile, gomme e catena nuove di pacca, GPS - Mappa cartacea dettagliatissima e app Maps.me. Contrariamente a 2 anni fa è andato tutto a meraviglia, unico neo il distacco del baule posteriore per una buca affrontata con troppa velocità ma cosa vuoi... una sciocchezza. Qui potete leggere il racconto di viaggio
2020 - QUEST ANNO E' DURISSIMA
Quando scrivo questo pezzo siamo in piena emergenza Corona Virus (COVID-19). Tutti sono a conoscenza delle misure straordinarie adottate per combattere questa vera e propria pandemia. Avevo nel mirino la Karakorum Highway ma sicuramente per quest'anno non se ne parla, al momento le idee sono Dakar oppure un viaggio itinerante in Italia. Vedremo l'evolversi della situazione, ora RESTIAMO A CASA e vnceremo.
2015 ASIA CENTRALE IN MOTO SAMARQUAND (SILK ROAD EP. II)
Asia Centrale in moto, sconfinando nella banalità potremmo dire un tour indimenticabile ma tutti i viaggi che abbiamo fatto sono stati a modo loro indimenticabili. Siamo partiti con il mito di Samarcanda nella testa ma il viaggio è stato molto, molto di più. La straordinaria varietà dei paesaggi che abbiamo attraversato, con le relative difficoltà che abbiamo dovuto superare mi hanno fatto provare emozioni fortissime, queste si davvero indimenticabili. Le montagne del Caucaso, le campagne della Russia, le steppe del Kazakhsan e i deserti dell'Uzbekistan l'hanno fatta da padroni in territori spesso sterminati. Per la cronaca siamo partiti in 2 e arrivati in 2 ma con una diversa formazione: Simone è tornato indietro nei pressi di Astrakan e Mauro, mio fratello mi è venuto incontro a Cracovia, quindi il grosso del tour è stato fatto in solitaria. Ma ora torniamo a noi, un vero viaggio non si esaurisce solamente nel paesaggio, si completa con le città visitate, la loro storia e non ultime le popolazioni incontrate. L'unicità di Khiva, la raffinata bellezza di Bukhara e la maestosità degli edifici di Samarcanda, creano un mix perfetto anche per il visitatore più esigente; i quartieri "sovietici" delle città introducono poi alle moderne città Kazake che si scrollano di dosso, ma non più di tanto le deprimenti architetture dell'era comunista. Dal lato umano, le cose che mi sono rimaste impresse sono, l'educata diffidenza dei russi verso gli occidentali, la grande cordialità degli Uzbeki e la grande voglia di comunicare del Kazaki. Una menzione a parte lo merita il veloce passaggio da Mosca, il Kremlino, San Basilio e la Piazza Rossa formano un trittico unico al mondo. Puoi seguire qui il racconto di viaggio completo
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