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    PIAZZA DI VARSAVIA

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    FORESTA DELLA LITUANIA

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    IO LA T.A. E IL VOLGA A KASTROMA

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    BIKER DIETRO SAN BASILIO

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    CHIESA ORTODOSSA A SUZDAL

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    MUSEO STORICO SULLA PIAZZA ROSSA

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    IL CENTRO DI VILNIUS

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    LA T.A. CON LA PIAZZA ROSSA SULLO SFONDO

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    HERMITAGE SULLO SFONDO

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    ALTRA VEDUTA DELLA PIAZZA DI TALLIN

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    BASILICA DEL SANGUE VERSATO

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    ARCOBALENO VERSO SAN PIETROBURGO

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    LA T.A. DI FRONTE AL MAR BALTICO

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    NIKOLSKAYA

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    METRO DI SAN PIETROBURGO

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    LA PROSPETTIVA NEWSKIJ

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    TIPICA ABITAZIONE DELLA CAMPAGNA RUSSA

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    POMERIGGIO A RIGA

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    PIAZZA ROSSA BY NIGHT

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    MATRIOSKE

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    IL GRUPPO A SAN PIETROBURGO

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    LE AMMIRAGLIE SUL LUNGOMARE DI TALLIN

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    SAN BASILIO

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    TALLIN BY NIGHT DAL LUNGOMARE

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    KALASHNIKOV

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    CICOGNA VERSO MOSCA

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    DIETRO SAN BASILIO

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    MAUSOLEO DI LENIN

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    MODELLA A SAN PIETROBURGO

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    TRAMONTO CURLANDESE CON T.A.

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    SCULTURA SUL LUNGOMARE DI TALLIN

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    GRANDE DUNA DELLA PENISOLA CURLANDESE

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    AMMIRAGLIE DIETRO SAN BASILIO

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    ORA BLU SULLA PIAZZA ROSSA

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    YAROSLAV

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    I CANALI DI SUZDAL

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    LA GRANDE DUNA CURLANDESE

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    ARRIVO A MOSCA

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    STAZIONE FINLANDIA LA LOCOMOTIVA DI LENIN

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    PONTE SULLA MOSKOVA

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    PIAZZA DI TALLIN

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    MUSEO DELLA GUERRA FREDDA A ZEMAITIJOS

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    LENIN SUL PIAZZALE DELLA STAZIONE FINLANDIA

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    TRAMONTO E NEBBIA NELLA TAIGA

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    IO DAVANTI ALLA LOCOMOTIVA DI LENIN

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    TRAGHETTO PER PENISOLA CURLANDESE

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    PERSONALE DI BORDO SULLA CORAZZATA AURORA

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    OSCAR SELFIE DAVANTI ALL'HERMITAGE

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    ACQUISTO CENA A BRNO

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    OSCAR E AMMIRAGLIA SUL MAR BALTICO

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    PIAZZA DI CRACOVIA

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    IL KREMLINO

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    LA METRO DI MOSCA

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    VOILINISTA CURLANDESE AL TRAMONTO

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    SUZDAL - RITRATTO

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    KREMLINO DI SERGEY POSAD

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    MUSEO CONTADINO A SUZDAL

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    MAURO E AMMIRAGLIA SUL MAR BALTICO

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    LA CORAZZATA AURORA

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    TRAMONTO CURLANDESE SENZA T.A.

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    INTERNI BASILICA DEL SANGUE VERSATO

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    ARMATA ROSSA

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    VEDUTA DELLA PIAZZA ROSSA

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    RIGA ALL'ORA BLU

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    SALONE INTERNO ALL'HERMITAGE

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    I TETTI DI TALLIN

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    CAMERA CONTROLLO ORA MUSEO STORICO

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    PIAZZA DAVANTI ALL'HERMITAGE

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    COME FARE SERA D'ESTATE A SUZDAL

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    CAMMINAMENTO DELLE MURA DI TALLIN

MOSCA - SAN PIETROBURGO - ANELLO D'ORO E REPUBBLICHE BALTICHE

Qualche volta le cose non vanno come dovrebbero, quello che doveva essere Moscow Carelia and Kola si è trasformato in Mosca San Pietroburgo e Anello d'oro. Per carità, per smaltire la delusione mi ci è voluto qualche mese, in ogni caso è stato il primo fantastico viaggio per mio fratello Mauro, il coronamento di un sogno per l'Amico Oscar e proprio di più non si poteva fare. Karelia, Kola e Nord Kapp è solo rimandata: promesso. PS: ora che ho sbollito, il racconto di viaggio sarà veritiero e riporterà esattamente i miei stati d'animo per tutto il tour.

Documenti necessari:

  • Passaporto valido
  • Visto per la Federazione Russa
  • Assicurazione personale
  • Assicurazione per la moto in Federazione Russa
  • Fotocopie di tutti i documenti
Adesivo

Attrezzatura Fotografica al seguito:

  • Nikon D800
  • Nikon D300s
  • Nikkor 18/300 VR
  • Nikkor 17/35 f 2,8
  • Nikkor 80/200 f 2,8
  • Nikkor 50 mm f 1,4
  • Action Eyecam
Leggendo il racconto di viaggio puoi orientarti meglio guardando il percorso dell' andata e del ritorno

 

Giorno  1   24 luglio   Ravenna - Brno   km. 900

DVD 0422Si parte circa alle 6 del mattino dal Caffè della Lirica, dopo una buona colazione e l'ultimo caffè decente per circa 20 giorni imbocchiamo la SS 309 Romea che ci porterà a Venezia poi verso il valico del Tarvisio. Tutto fila liscio, la pioggerellina alla partenza è presto rimpiazzata da un bel sole che ci accompagnerà fino a Brno, dove arriviamo quasi alle 8 di sera. Troviamo un buon albergo in periferia e ci fiondiamo in centro: sorpresa, ristoranti tutti chiusi così fermiamo un mini market che stava chiudendo, compriamo salumi formaggi pane e banane. Nella birreria a fianco consumiamo la cena con 3 fantastiche birre artigianali. Facciamo un pò la figura degli immigrati clandestini ma la fame è tanta e la faccia tosta pure.

Giorno  2   25 luglio   Brno - Varsavia   km. 580

Dopo la solita sfacciata colazione, dirigiamo verso Varsavia, il tempo è splendido e la strada anche, dimenticavo, nella Repubblica Ceca le moto non pagano la tassa di pedaggio. Avvisiamo il Conte viaDVD 0426 WhatsApp che ci trovi un albergo a Varsavia. Dopo le foto di rito alla frontiera polacca dirigiamo decisi verso nord e arriviamo in quel di Varsavia nel tardo pomeriggio. Il Conte (l'Amico Giovanni Morsiani) ci ha trovato, manco a dirlo un'appartamento di Rango, a 10 min dal centro, il Tower e non ricordo cosa con personale maleducatissimo e camera tripla composta da 2 letti e un divano... per fortuna che io dormo dovunque! Scherzando lo informiamo della situazione e si ride di gusto. Serata in centro a Varsavia con una temperatura quasi sub tropicale.

Giorno 3   26 luglio   Varsavia - Vilnius   km. 460

La colazione consiste in un voucher da consumare in un fast food poco lontano, niente di epocale. Facciamo naturalmente le foto di rito alla frontiera Lituana, e pensando a Caccia a Ottobre Rosso dico,DDV 1348 vuoi non vedere la città del Comandante Ranius? Rinunciamo così ad almeno 4 ore di strada e facciamo tappa a Vilnius. Alberghi tutti pieni e unica camera disponibile doppia con letto aggiunto... brandina naturalmente per me con 2 doghe sganciate. Vilnius è decisamente la peggiore delle capitali baltiche ma in ogni caso valeva la pena vederla, una tacca in più sul palmares. Il centro storico ha 2 viali principali, tutto pulitissimo e ben tenuto ma niente di trascendentale, anche le costruzioni non sono memorabili.

Giorno 4  27 luglio   Vilnius - Velikie Luki   km. 500

Qui almeno la colazione è veramente memorabile, alle 9,30 circa partiamo in direzione di Dougavpils e Rezekne, quindi deviamo verso est per entrare in Russia. In frontiera fra l'uscita dalla Lettonia eDDV 1372 l'ingresso nella Federazione Russa passano le solite 3 ore. Incontriamo un biker polacco in Africa Twin 750 con 500.000 km nelle ruote ci dice che farà tutta la siberia.... mmmhh bravo! La foresta lascia spazio alla campagna ondulata russa, con boschi e specchi d'acqua a perdita d'occhio. Intanto si era fatto sera e quando le speranze di trovare un motel decente erano ridotte al lumicino, fermo un'auto mentre facciamo benzina e chiedo "Motel"... subito mi prendo un bel Niet ma poi il tipo mi dice Velikie Luki Da... e mi prende la mano destra per indicarmi il lato della strada: 60 km circa. Avanziamo fiduciosi nella campagna russa ormai al buio e finalmente scorgiamo le luci del motel "bombadores" circa mezzo kilometro dalla strada principale. Vi chiederete il perchè del motel Bombadores... dopo lo capirete. Tutta notte ci siamo sorbiti i lamenti di una coppia distanti pochi bungalow. Nei momenti clou si sentiva anche dal bar... che non era proprio vicino.

Giorno 5   28 luglio   Velikie Luki - Mosca   km. 480

Ormai è fatta quindi partiamo con calma, facciamo una sosta in paese per assicurare le moto e dirigiamo verso Mosca. Ci concediamo diverse soste, fatta obbligatoria quella entrando nell'Oblast di Mosca, veniamo attratti da alcuni scorci veramente notevoli della campagna russa. La bella giornata e la luce perfetta rende meno monotona la M 9 che collega Riga con Mosca: 600 km "ahead" attraverso prati, boschi e piccoli laghi che si ripetono fino alla periferia della capitale.  A pomeriggio inoltrato arriviamo in vista di Mosca, il piano è raggiungere la Moskova e arrivare nella zona dellaDDV 1394 Piazza Rossa, niente di più facile, il traffico è notevole ma non terribile, subito notiamo costruzioni stile Detroit, fatta eccezione per il centro storico, le palazzine staliniane che vedavamo nei TG sono ormai un ricordo. Foto di rito sul uno dei ponti della Moskova con il complesso della Piazza Rossa e del Kremlino alle spalle, poi raggiungiamo l'albergo, 10 min di taxi dalla Piazza Rossa. La sera è dedicata naturalmente ad un primo sopralluogo sulla Piazza Rossa ove giungiamo puntualissimi all'ora blu: uno dei luoghi più belli e suggestivi che abbia mai visto, spettacolare. Nella notte arrivano Mirella, Antonella e Lorenzo, Il gruppo è al completo.

Giorno  6  29 luglio   Mosca

La giornata è interamente dedicata alla Piazza Rossa, al Kremlino e dintorni. Subito la Metropolitana di Mosca. è veramente bellissima come dicono, ogni stazione è decorata con lampadari e stucchi di grande qualità, ogni tanto qualche celebrazione della Rivoluzione d'Ottobre, una pulizia assoluta. La giornata è bellissima e il clima stupendo, Imboccando la strettoia in leggera salita che dal latoDDV 1538 Kremlino conduce alla Piazza Rossa, oltre al Mausoleo di Lenin appaiono subito le guglie di San Basilio che delimitano la Piazza prima della Moskova, poi mano mano che si avanza, ci si rende conto della maestosità del luogo e ne rimani incantato. Subito visitiamo San Basilio, contrariamente ad altri monumenti, anche nell'interno mantiene un fascino particolare, passaggi stretti, volte e tutte le pareti decorate come sono le chiese ortodosse, c'è anche un coro che sta eseguendo non so cosa, ma anche questo da una certa suggestione alla visita. Girovaghiamo un pò per i dintorni poi saliamo al Kremlino, Vladimir non è in casa. Non siamo tipi da musei e ci limitiamo a passeggiare per la fortezza, quallo che abbiamo visto tante volte in TV ora lo tocchiamo con mano: qui per almeno un secolo si è fatta la storia del mondo. Aspettiamo la sera, ceniamo in uno stand tipo festa dell'unità adiacente alla Piazza Rossa poi io e Oscar andiamo a prendere le moto per le foto di rito. 

Giorno  7  30 luglio   Mosca

Mosca, in fondo è la Piazza Rossa, la Moskova e poco altro, mattinata dedicata al Mausoleo di Lenin, unico monumento gratuito della Russia, il passaggio di fronte alla mummia del capo della Rivoluzione d'Ottobre è una delle cose più suggestive che abbia visto, fa freddo, tutto marmo nero e Lenin illuminato da una luce calda quasi arancione, non ci si può fermare, è una processione DDV 1596continua, si procede nel silenzio assoluto, solo il rumore dello strusciare delle scarpe. Esci e ti ritrovi in mezzo ai busti dei Soviet, compreso Stalin, capisci quindi che con il passato la rottura non potrà mai essere completa. Io e MIrella perdiamo mezza giornata per trovare un'auto a noleggio, nei prossimi giorni Anello d'Oro e San Pietroburgo. Alla fine l'Avis ha quel che serve ad un prezzo più che ragionevole. Oggi è anche il mio compleanno quindi... duplichiamo la cena agli stand vicino alla Piazza Rossa, si, si era mangiato meravigliosamente bene, carne ai ferri e birra. Serata dedicata al lunghissimo Time Laps con San Basilio in primo piano, quasi 3 ore e mezza: con la truppa che ti fa compagnia a turno il tempo passa più in fretta. Una puntualizzazione, mai viste tante belle donne tutte insieme come a Mosca (da noi in romagna si dice gnocca...) roba da fare impallidire il miglior jet set di Milano Marittima. 

Giorno  8  31 luglio   Mosca - Kastroma   km. 350

La mattina intanto che attendiamo la consegna dell'auto, accompagnamo Mauro e la sua Aprilia a fare le foto di rito dietro a San Basilio, espletato questo obbligo, puntiamo il navigatore verso Sergiev Posad. Il Kremlino di Sergiev Posad,una costruzione bianca con cupole turchesi e dorate, il tutto reso ancora più accattivante dalla bellissima giornata, decidiamo per qualche foto dall'esterno e basta,DVD 1398 forse meritava qualcosa in più. Lungo il percorso, Yeroslavl merita effettivamente solo la rapida sosta, quindi proseguiamo verso Kastroma, le strade sono buone e arriviamo in vista della città sul Volga un paio d'ore prima del tramonto. Troviamo un hotel in pieno restauro con una bellissima vista sul Volga, una veloce riassettata poi restaurant boat sull'acqua, io prendo la T.A., come possiamo rinunciare ad una foto ricordo sul fiume più lungo dell'Asia? Gli "Alicioni del Volga" sono squisiti, niente zanzare, solo un sottofondo musicale un pò troppo rumoroso. A Kastroma si va solo per lo spettacolo del Grande Fiume, un rapido giro per il centro e la guida ce lo avevano confermato quindi restiamo a chiacchierare sulle rive del Volga fino ad ora di andare a dormire.

Giorno  9   1 agosto   Kastroma - Suzdal - Klin  km. 500

Dopo una memorabile Continental Breakfast, dirigiamo verso Suzdal, una cittadina rurale dove il tempo sembra trascorrere più lentamente, il primo impatto lo danno le caratteristiche casette in legno, poi, ci addentriamo nella zona ovest, costruita su alcune curve del fiume Kamenka. Verdi prati ondulati, cupole che brillano al sole e chiese ortodosse, dopo una visita ad una specie di museo contadinoDDV 1785 ci concediamo un giro in barca attraverso i canali, la giornata è splendida, c'è chi fa il bagno, chi pesca e chi si polleggia mitigando la calura, ci viene la tentazione di dormire qui, al tramonto sarà sicuramente bellissimo... ma il pensiero di dover affrontare tutta la strada per San Pietroburgo in un giorno ci fa desistere. Dirigiamo verso la M11 ci sono parecchi lavori in corso e alcune file kilometriche. Da citare un bellissimo tramonto nebbioso nella taiga poco prima di Mosca poi solo lavori in corso e camion: prendendo la M11 vediamo una nuovissima Highway (grauita per tutto quello che è BMW) ma l'illusione dura poco, una cinquantina di kilometri poi ritorna tutto normale, file di camion e lavori in corso: albergo a Klin poco dopo le 3 di notte!

Giorno 10   2 agosto   Klin - San Pietroburgo   km. 630

Dormiamo fino alle 10, dopo la notte quasi a digiuno, anche la colazione è scarna... ci rifaremo durante il percorso, la strada è trafficatissima, e attraversa sistematicamente tutte le città lungo il percorso:DDV 1817 per coprire i 600 kilometri della M11 ci impiegheremo fino a sera. Poco prima San Pietroburgo lo spettacolo di un intenso arcobaleno attraverso il blu intenso dei cieli del nord ci ripaga della guida snervante attraverso camion e lavori in corso. Muniti di navigatore arriviamo subito all'hotel, 15 min dall'Hermitage, non c'è garage e sistemiamo le moto quasi davanti all'ingresso. Serata soft in una pizzeria poco lontano dalla base.

Giorno 11  3 agosto   San Pietroburgo

La colazione dell'hotel/ostello è composta da cibi precotti immangiabili quindi puntiamo su un forno/pasticceria poco lontano, niente di trascendentale ma almeno troviamo roba commestibile. Retrituiamo l'auto all'Avis e dedichiamo la giornata alla zona sulla Neva, attraversiamo la Prospettiva Nevskji e arriviamo nella piazza dell'Hermitage. La Lonely Planet ci ha avvertito dei borseggiatori eDDV 1886 procediamo con estrema attenzione, nonostante ciò vado ad impugnare la D800  per scattare due foto e la trovo senza l'obiettivo, con estrema destrezza mi hanno sfilato l'amatissimo Nikkor 17-35 mentre avevo la macchina in spalla, si dei veri artisti però... Cui vegna un colp sec! In oltre 30 anni di viaggi viaggi non mi era mai successo nulla del genere, il travaso di bile è notevole ma che vuoi... proseguiamo il percorso programmato. Subito la Corazzata Aurora, da cui iniziò la Rivoluzione d'Ottobre, la fila per salire è kilometrica quindi rimandiamo. Attraversiamo il ponte sulla Neva è visitiamo l'isola della Fortezza di Pietro e Paolo, con Lorenzo salgo sulla vetta della cattedrale ortodossa, il panorama della città dall'alto è notevole ma l'incazzatura non cala e non ho neppure molta voglia di scattare, le bancarelle sono piene di magliette e calendari raffiguranti Putin... sarà un nuovo membro degli Avengers? Il tempo è variabile, il sole si alterna a nuvole velocissime che solcano il cielo, la sera ci concediamo un pranzo coi fiocchi a base di pesce poco lontano dall'Ammiragliato. Penso al 17-35 e fatico a dormire.

Giorno 12  4 agosto   San Pietroburgo

Oggi Hermitage, Mauro declina e passeggia per San Pietroburgo, tutto il resto della truppa entra. Ci piazziamo in fila alle 8,30, oggi primo giovedì del mese si entra gratis, nonostante questo i tempi di sttesa non saranno lunghissimi. Poco dopo le 10 siamo dentro, i controlli sono rigorosissimi, il contrario che al di fuori ove i borseggiatori e scippatori hanno via libera, basta scelgano i loro obiettiviDDV 1961 solamente fra i turisti.. L'Hermitage è il Palzzo d'Inverno degli Zar, e a mio modesto avviso, la sontuosità e la bellezza del Palazzo superano di gran lunga i valori del contenuto: per farla breve Louvre, National Gallery e British Museum sono altra cosa. Anche la sezione degli impressionisti non è indimenticabile. In ogni caso vale la pena trascorrere mezza giornata. Nel pomeriggio alla stazione della metropolitana dell' Hermitage il secondo fattaccio: scippo del portafogli ad Oscar, spinta e scippo sincronizzato durante la salita al metro, anche qui è chiara la connivenza fra scippatori e nativi, una collaborazione a dir poco vergognosa. Fortunatamente con l'aiuto di Maria, una russa con nonno italiano e un suo amico, Alexey, abbiamo recuperato il tutto... tranne i contanti naturalmente. Avrei preferito recuperare il 17-35 e dare di tasca mia i 200 euro ad Oscar.... ma pazienza. Pomeriggio sprecato dalla polizia metropolitana che, senza l'intervento degli amici russi avrebbero fatto sicuramente spallucce! Sera con pranzo in un bistrot poco lontano dalle prospettiva Niewskji... non prima di aver preso le foto in notturna della via più famosa di San Pietroburgo.

Giorno 13  5 agosto   San Pietroburgo

Ultima giornata a Leningrado, così si chiamava la città fino alla caduta del muro. Cattedrale del Sangue Versato, una splendida costruzione ortodossa tutta affrescata internamente, nel suo genere un capolavoro artistico. Dopo io e Oscar, mentre la truppa si prende qualche ora di riposo, decidiamo per il percorso storico/Komunista: Stazione Finlandia con la locomotiva 293 che riportò LeninDDV 2162 dall'Esilio, non è facile trovarla, devi entrare nella stazione, dire che entri solamente per vedere la locomotiva, che rimane in una enorme teca di vetro sulla destra prima dei binari. Le foto un pò goliardiche sono di rito e siamo assecondati anche da due signori un pò nostalgici. Fatto questo ci incamminiamo verso la Corazzata Aurora, si, quella da cui partì la Rivoluzione d'Ottobre. Per un'appassionato di Storia come me, queste cose emozionano non poco, il museo interno ti illustra tutta la storia della nave e il plastico che illustra l'inizio della Rivoluzione ha il potere di farti andare indietro nel tempo al quel 6 novembre 1917 che ha condizionato la storia mondiale per quasi un secolo. Abbiamo visto non tutto ma tutto quello che ci interessava, la sera ceniamo con gli amici russi in un bistrot a loro scelta. Dopo cena vengo messo al corrente che si vorrebbe tagliare la Carelia, mi prendo la notte per decidere se proseguire da solo, il primo pensiero è: cazzo, dopo Bam anche il Mar Bianco!

Giorno 14  6 agosto   San Pietroburgo - Tallin   km. 400

Come avrete capito dalla riga sopra, non ho proseguito da solo. Mi ha fatto decidere in tal senso la promessa giurata solennemente che la Carelia era solo rimandata al tour di Capo Nord.... poi ilDDV 2270 cruscotto del GS ogni tanto lampeggiava, l'Aprilia perdeva pezzi, morale compratevi delle Trans Alp!!! A parte gli scherzi, siamo rimasti di nuovo noi 3, Mirella Lorenzo e Antonella sono tornati a casa e noi, sotto una leggera pioggia dirigiamo verso Tallin. Il tempo presto si rimette al bello, costeggiamo il golfo di finlandia per qualche lungo tratto e arriviamo a Tallin nel pomeriggio inoltrato... sorpresa, alberghi tutti pieni, un poliziotto ci indica un motel 30 km in direzione Riga, lo raggiungiamo e notiamo il parcheggio vuoto, entro ma mi dicono che sono pieni, stanno aspettando una corriera ma ci possiamo accampare con la tenda in giardino, dico che non abbiamo tenda e mi esibisco in una scena straziante con mio fratello tormentato da un terribile mal di schiena. Dopo aver cercato su booking per quasi mezz'ora gli dico che andavano bene anche 3 brande "under the stairs"; la titolare mi dice che hanno una camera che non usano da anni ma gli serve un'ora per riassettarla, la mia risposta è "Great". Trovo il coraggio di chiedere anche qualcosa da mangiare (non mangiavamo dalla mattina ed era stata una colazione molto scarna) morale consumiamo in quattro e quattrotto quella che probabilmente è stata la peggiore cena della nostra vita: barbabietole rosse, 2 aringhe, succo di lampone e un pò di pane secco, ma anche stanotte avevamo un tetto sulla testa. Confermiamo la lussuosa residenza anche per la notte successiva.

Giorno 15  7 agosto   Tallin

La giornata è splendida, dopo una tarda quanto super colazione dirigiamo verso Tallin. Il viavai per i traghetti verso Helsinki è notevole ma la cosa raggiungiamo senza difficoltà una zona custodita vicinoDDV 2331 al centro storico ove lasciare le moto. La capitale Estone è nettamente la più bella delle repubbliche Baltiche, infatti ci perdiamo nel centro storico per quasi tutta la giornata, dal camminamento sulle mura medioevali il colpo d'occhio è notevole, ma il meglio si ha passeggiando per le viuzze che portano alla Piazza principale, le architetture ricordano quelle polacche e ceche, nulla a che vedere con le città della vicina Federazione Russa. Musicisti e saltimbanchi ravvivano la vita nel centro e le bellezze nordiche sono una bella coreografia, buona birra ma nulla a che vedere con quella di Brno. Riprendiamo le moto e giriamo un pò nei dintorni poi aspettiamo il tramonto con una splendida vista di Tallin dal Golfo di Finlandia. Non ricordo se e dove abbiamo mangiato, evidentemente non era granchè!

Giorno 16  8 agosto   Tallin - Riga   Km. 320

Con calma prendiamo la E67 verso sud, viaggiamo in mezzo ai boschi che costeggiano il Mar Baltico, vento e pioggia a tratti, temperatura autunnale, rimpiango un pò i 40/45 gradi del Kyzylkum (!), inDDV 2852 compenso la strada è ottima ed arriviamo a Riga nel primissimo pomeriggio. Forse anche perchè il tempo è a tratti piovoso ma la capitale Lettone non è minimamente paragonabile a Tallin: ponte sulla Daugava, un pò per le vie del centro ma nulla di memorabile. CI ritiriamo e facciamo i piani per l'indomani, base missilistica sotterranea di Plokstine e Penisola Curlandese. 

Giorno 17  9 agosto   Riga - Pen Curlandese - Klaipedia   Km. 400

DDV 3370Quindi Riga non ci ha entusiasmato, d'altra parte bisogna essere anche critici, leggendo certi racconti di viaggio, tutto quello che si vede sembra fantastico... ok veniamo a noi, per trovare il Cold War Museum di Plokstine abbiamo dovuto penare un pò, ma dopo una breve visita al visitor center del parco omonimo tutto è sembrato più chiaro. La visita è durata un paio d'ore, con audioguida in inglese, devo dire che, vedere il periodo storico della guerra fredda, dall'altro punto di vista fa pensare un pò, poi concludi che... si, siamo stati fortunati ad essere ad occidente. Qualche foto goliardica compresa quella del mitico AK47 e abbandoniamo la base, dimenticavo, a metà degli anni 70 fu abbandonata perchè scoperta dallaDDV 3498 CIA. Riprendiamo le moto e dirigiamo verso Klaipedia, molliamo i bagagli in hotel e prendiamo il traghetto per la penisola Curlandese Lituana: una lingua di terra in mezzo al mare quasi interamente ricoperta da bosco che termina con una grande duna sabbiosa al confine di Kaliningrad, ancora territorio Russo. Vento e nubi velocissime quasi ci indicano la direzione mentre traghettiamo poi boschi interrotti da piccoli villaggi fuori dalla via principale: è un bel guidare, asfalto perfetto e curve ondulate sono tanta roba. Naturalmente rientriamo a buio fatto e cercare un ristorante aperto mica è facile, dopo la solita sceneggiata da affamati troviamo ristoro in un bistrot di Klaipedia, non lontano dall'hotel.

Giorno 18/21  10-11-12-13 agosto   Klaipedia - Varsavia - Cracovia - Vienna - Russi   Km. 2.200 

La vacanza è virtualmente finita, ci aspetta il ritorno a casa. 

  1. Giorno 1, pioggia per tutto il percorso, da Klaipedia fino a pochi km da Varsavia. Strada scivolosa, vento laterale, dopo qualche ora anche le tute da acqua cedono e decidiamo di fermarci in un motel prima di Varsavia.
  2. Giorno 2, il tempo sembra essersi rimesso e dirigiamo verso la bellissima Cracovia, io e Mauro ci siamo incontrati qui lo scorso anno ma Oscar non l'ha ancora vista, credetemi, un pomeriggio e una notte a Cracovia non è poca roba.
  3. Dirigiamo verso Vienna, traffico scorrevole e sosta subito dopo il grande ring sull'autostrada verso Graz.
  4. Ormai è fatta, casa dolce casa!
 

Highlights and Lowlights

Iniziamo dalla Piazza Rossa, raramente ho visto qualcosa di così spettacolare e coinvolgente: uno spettacolo sia di giorno che di notte (è illuminata magistralmente). Nell'Anello d'Oro Suzdal su tutto, il resto niente di trascendentale, il Volga a Kastroma merita una sosta pomeriggio/sera. San Pietroburgo, la città degli Zar è monumentale con alcuni scorci bellissimi ma non la metto in classifica nelle 10 città più belle che abbia mai visto. Per quanto riguarda le repubbliche baltiche Solo Tallin, veramente bella e coinvolgente, Riga e Vilnius beh, se passate di li dormiteci e poi andate.Brno rimane solo per la birra.

Le strade del tour

Direi che non ci sono problemi, tutte strade ok, anche nel caso di qualche deviazione dalle vie di comunicazione principali. Uso del navigatore direi indispensabile visto che i cartelli in cirillico potrebbero essere un problemino. Il traffico specialmente a Mosca è caotico e le auto sfrecciano a velocità folle. Da Mosca verso San Pietroburgo, dopo il primo tratto a pagamento, ci si immette in una strada che alterna le 4 e 2 corsie con un traffico direi infernale dove i TIR dettano legge, massima prudenza. Nell'Anello d'Oro tutte strade ottime e non molto trafficate. Attraversando le Repubbliche Baltiche il traffico è quasi inesistente, poi dalla Polonia a casa... ordinaria amministrazione, solo attraversare Varsavia, che non ha ancora una vera e propria circonvallazione può portare via un sacco di tempo.

Equipaggiamento

Abbigliamento traforato estivo, antipioggia e anche almeno la giacca invvernale per le zone più a nord Olio motore per il rabbocco, kit per lavare e ingrassare la catena, camere d'aria di ricambio e leve per smontare la gomma. Una buona dose di nastro americano non fa mai male, 2 fasce a cricchetto per ogni evenienza, un compressore che funziona con la presa 12V. Valigetta del pronto soccorso e repellente per zanzare. mi sembra di non aver omesso nulla.