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MAROCCO E SAHARA OCCIDENTALE IN MOTO - RACCONTO DI VIAGGIO

Banner MaroccoQuesto è stato il primo viaggio in solitaria, non per scelta sia chiaro, preferisco viaggiare in compagnia, ma per diversi motivi Oscar e Simone non hanno potuto essere del tour e visto che ormai in testa avevo Dakhla e il Tropico, conoscendomi, rinunciare mi era impossibile: ma poi, tutte le sere invernali passate al computer a organizzare il tutto dove le mettiamo? Spesso mi sono ripetuto... "calma e concentrazione". si per viaggiare in moto serve sempre ma in solitaria ne serve un pò di più e per evitare i guai è importantissimo conoscere i propri limiti, per 3 volte ho rinunciato a percorsi per me troppo pericolosi e sono ritornato sui miei passi. Analizziamo un attimo il viaggiare "stand alone", persone con cui discutere il da farsi... nessuna, amici con cui scherzare e divertirsi... nessuno (solo in wifi la sera), ecco questo è il risultato estremamente pragmatico del viaggiare in solitaria. Per essere chiaro, il mio scopo del viaggiare è conoscere, vedere, fotografare e divertirmi, nel limite del possibile in sicurezza, dimostrare qualcosa (non ho mai capito a chi) o vantarmi di aver fatto questo o quello non mi interessa proprio. La scelta delle mie mete non è mai dettata dal grado di difficoltà della meta ma dalla sua bellezza.

Documenti necessari:

  • Passaporto Valido
  • Carta verde valida per il Marocco
  • Patente italiana
  • Assicurazione personale
  • Fotocopie di tutto
 

 Attrezzatura Fotografica:

  • Nikon D 800
  • Nikkor 17/35 f 2,8
  • Nikkor 70/200 f 2,8
  • Nikkor 50 mm f 1,4
  • Action Camera Eye cam sport
Per seguire meglio il racconto di viaggio guarda la mappa del percorso in Europa e in Marocco   

Giorno  1   16 agosto   Russi - Colle del Galibier - Gap   km. 700

DVD 2360Partiamo presto alle 6,30, io e mio fratello Mauro che mi accopagnerà fino alle Gole del Verdon in Francia, attraversiamo il confine al Frejus e a Modane ci immettiamo sulla Route des Grandes Alpes che ci porterà prima al Col du Telegraph e poi al mitico Galibier, una delle vette storiche del Tour de France. Ho solamente l'abbigliamento estivo, sul Galibier (2600) fa freddo, ma ciò non ci impedisce di rievocare lo scambio della borraccia fra Coppi e Bartali. L'ascesa attraverso l'Alta Savoia è fantastica, panorami mozzafiato e un manto stradale perfetto. Poi scendiamo verso Barcellonette, dove avevamo intenzione di dormire, ma una festa messicana ha provocato il tutto esaurito, quindi, chiedendo aiuto in un Best Western di Gap, troviamo una camera in un hotel sperduto nelle alpi a 30 km da Gap: è quasi mezzanotte e i gestori mossi da compassione ci preparano anche un piatto freddo saluti e formaggio.

Giorno  2   17 agosto   Gap - Gole del Verdon - Castellane   km. 200

DVD 2368Abbondante colazione... si inizia con le uova! Raggiungiamo le fantastiche Gole del Verdon nella tarda mattinata, la giornata e splendida e le attraversiamo tutte un paio di volte. La gomma tassellata legata alla parte posteriore della T.A. suscita curiosità e qualcuno chiede dove andiamo... "Sahara Occidentale" risposta Ah e dov'è? Glab... meglio dire Marocco. Ma veniamo a noi, arriviamo al lago di Santa Croce e risaliamo la montagna fino alle gole vere e proprie, inutile dire che i francesi sono dei maestri nel valorizzare tutto quello che hanno, ma qui è davvero una meraviglia. Nel pomeriggio raggiungiamo Castellane, una bella cittadina tipica delle prealpi francesi, luna park in piazza e nottata con fuochi d'artificio post ferragostiani. La sera a cena spiego a Mauro un pò l'itinerario del viaggio, mi raccomanda prudenza... presto mi seguirà nei miei viaggi sono sicuro.

Giorno  3   18 agosto   Castellane - Valencia   km. 1000

DVD 2447Partiamo presto, ci salutiamo guanto contro guanto già sulle moto e prendo direzione sud ovest, arrivo in Provenza, la strada è scorrevole quindi cedo alla tentazione, come non fare una foto alla T.A. davanti alle mura di Aigues Mortes in Camargue, mi costerà 30 kilometri fuori rotta, detto e fatto, una toccata e fuga di ricordare. Attraverso tutto il raccordo attorno a Barcellona e prendo la A7 verso Valencia. La A7 è un'autostrada free, contrariamente alla parallela e carissima Ap7, unica cosa ha qualche tratto a 2 corsie e attraversa alcune città, ma in moto è sicuramente ugualmente sbrigativa. Arrivo dopo il tramonto alle porte di Valencia e scelgo un classico motel lungo la strada naturalmente con garage interno, serata con paella e super dormita, domani altra tiratona.

Giorno  4   19 agosto   Valencia - Tangeri   Km. 900

DVD 2468Continuo per la A7 verso sud nel cuore dell'Andalusia e della Costa del Sol, altra tentazione sono le 2 strade di Ronda, quella che arriva da Antequera e quelle de los Pueblos Blancos che procede verso Algeciras, luogo di imbarco per Tangeri: dicono le più belle strade d'Europa... quale sarà la più bella? non resta che farle entrambe. La prima è la più seducente da biker, curvoni larghi che possono prenderti la mano, la seconda più tortuosa ma attraversa paesaggi stupendi: ai posteri l'ardua sentenza! Arrivo al traghetto a sera, mi imbarco nell'ultimo e arrivo a Tangeri Med (50 km dalla città) a notte fonda. Trovo una stanza solo in un 4 stelle con prezzi europei ma sono troppo stanco per cercare meglio... mi metterò in pari con la colazione! Tangeri è un puttanaio pieno di tamarri, tutti vogliono appiopparmi donne o erba, ma visto che in vacanza saltare il pranzo è ormai una regola, alle 2 di notte meglio 4 spiedini di seppia. 

Giorno  5   20 agosto   Tangeri - El Jadida   km. 450

DVD 2601Oggi autostrada fino a Rabat poi costa fino a El Jadida. La colazione è memorabile, i camerieri mi guardano sogghignando ma non me ne può fregare di meno. Mi metto in viaggio con la massima tranquillità, vedo la lunghissima spiaggia oceanica di El Jadida nel primo pomeriggio, faccio il solito giro di orientamento, sono attratto da persone che raccolgono alghe rosse, una delle principali fonti di sostentamento delle famiglie di El Jadida, queste alghe, Gelidium Sesquipedale, sono la base della produzione dell'Agar Agar, un gelificante preziosissimo per gli chef di tutto il mondo,   ah, devo trovare dove alloggiare, scelgo un bell'albergo sul lungomare, senza ristorante ma questo non è un problema, El Jadida è pieno di ristorantini che ti cucinano il pesce appena pescato per pochi euro. Mi prendo una piccola pausa poi, armato della mia Nikon D800 dirigo verso il porto sovrastato dalla cittadella fortificata portoghese: mi godo le ore più belle della giornata girovagando nella cittadella dipinta dalla luce calda del tramonto poi finisco in un variopinto mercato dove vendono e cucinano di ogni. Cena con 2 memorabili starfish dell'Atlantico innaffiati con... coca cola.

Giorno 6  21 agosto   El Jadida - Essaouira   km. 300

DVD 2695Altra tappa della mutua... mantengo la costa, a tratti alta e rocciosa per gustarmi le bellezze dell'Atlantico. Dopo le solite pause fotografiche, arrivo a Essaouira, un tale mi propone garage e hotel, lo guardo, dagli occhi sembra una persona per bene, gli dico che voglio anche un gommista, devo montare la gomma scolpita anche davanti. Mentre sovrintendo al cambio gomma, mi accorgo di una piccola perdita d'olio dai collettori dei 2 cilindri, è festivo, meccanici tutti chiusi, ci penseremo domattina. Pomeriggio e sera dedicati alla medina e al bellissimo porto-fortezza di Essaouira. Sistemo la T.A. in garage custodito e mi prendo un'ora di relax in albergo, poi con calma attraverso la medina e arrivo al magnifico porto di Essaouira, le mura che riparano dalla furia dell'oceano ricordano un pò quelle di Saint Malo ma il contesto ovviamente è tutt'altro. Le caratteristiche barche blu sovrastate da vere e proprie cataste rossastre di reti da pesca formano delle splendide macchie di colore: facile fare belle foto. Un magnifico tramonto precede le prime ombre della sera che avvolge la bellissima ed animatissima medina.

Giorno  7   22 agosto   Essaouira - Sidi Ifni   km. 350

DVD 2782Cerco il meccanico, ma è il suo compleanno e oggi fa festa, decido di proseguire e fermarmi alla prima officina che vedo. La bassa marea sulla spiaggia di Lezgira è alle 18,00 quindi devo dosare bene i tempi. Dopo una mezz'ora di viaggio vedo un officina che mi ricarda i meccanici di campagna di quando ero bambino, mi fermo, faccio vedere il problema e come risposta mi dice di andare al bar che appena la moto si sarà raffreddata mi sistemerà il tutto, annuisco e vado al bar a fianco. Dopo 15 minuti ritorno appena in tempo per vedere che mi sta cambiando la fascetta incriminata, non vuole nulla ma gli regalo 10 euro dicendo di bere alla mia salute. Arrivo alle 5 del pomeriggio a Sidi Ifni, scarico tutto in hotel poi torno alla spiaggia: si Lezgira è proprio come me l'aspettavo, una meraviglia. La bassa marea ha scoperto completamente la spiaggia rossastra e gli archi naturali alla luce del tramonto sembrano infuocati. Una famiglia in vacanza mi dice che questa è la più bella spiaggia del Marocco e io gli dico no, una delle più belle del mondo! Anche se l'abbigliamento da biker rende faticoso esplorare tutta la spiaggia, estasiato da tanta bellezza faccio foto fino al tramonto, poi in hotel mi mescolo ai "pallonari marocchini" per guardare la finale di coppa del Re, Real contro Atletico.

Giorno  8   23 agosto   Sidi Ifni - Layoune   km. 650

DVD 2818La mattinata è grigia e non posso godermi appieno lo spettacolo della Plage Blanche nei pressi di Guelmin, ove dune di sabbia bianca si gettano nell'oceano, poco male, ci sarà di meglio più avanti lungo la costa. Attraverso il parco di Khenifiss, il vento inizia ad essere un problema, la sabbia mi entra nel casco e  attraversa le parti traforate della giacca fino a fare quasi male, anche la strada è attraversta da lingue di sabbia, serve prudenza, calma e concentrazione. Proseguo lungo la costa fino a Tarfaya poi devio verso Layoune, sono nel Sahara Occidentale e i posti di blocco militari sono frequenti, controllo documenti, domande di rito tipo cosa fa qua, dove va ecc... mi commiato sempre dando il biglietto da visita di fotomotoavventura: negli ultimi posti di blocco, incredibile ma vero me lo chiederanno esplicitamente! Arrivo a destinazione quando è quasi sera, trovo la zona degli hotel e scelgo un bel 4 stelle (40 euro con cena e colazione) chi volesse Hotel Oscar.

Giorno  9   24 agosto   Layoune -  Dakhla   km. 550

DVD 2846Continuo per la N1, 500 km con un fortissimo vento laterale, (in sosta la moto va parcheggiata controvento altrimenti potrebbe cadere) la salsedine che arriva dall'oceano mi costringe a pulire ripetutamente la visiera e le lingue di sabbia che attraversano la strada sono frequentissime, sento la sabbia ovunque, sotto la giacca e sotto pantaloni. La temperatura si aggira sui 25 gradi nei tratti di strada sulla costa ma se ci si sposta di qualche kilometro verso l'interno sale subito di 10/15 gradi. I tratti alti di costa a strapiombo sull'oceano verde smeraldo sono uno spettacolo. Dopo li bivio per Dakhla la faccio proprio da pirla, sorpasso un camion uscendo da una gola e appena fuori dalla protezione dell'autotreno, una folata di vento mi fa finire nel sottostrada, circa mezzo metro di dislivello sterrato con sabbia, provo a risalire, non riesco quindi rallento e in andatura di sicurezza mollo la moto, caduta per fortuna senza danni, subito si fermano 2 auto per soccorrermi, alziamo la T.A., niente di rotto, ne a Lei ne a me: rimango seduto per circa 10 minuti ad aspettare che mi passi lo scagazzo. Morale, mai sorpassare camion con il vento laterale... e non succederà mai più! Arrivo a Dakhla, Sahara Regency, ho bisogno di rimettermi in sesto. Serata in Wi-fi con casa e amici, natualmente nessuna parola dell'incidente. 

Giorno 10   25 agosto   Dakhla - Tropico   km. 150

DVD 2898Oggi tutto con la massima calma, obiettivo esplorare la la penisola di Dakhla e fare la foto, per me storica, con la T.A. davanti al cartello del tropico, saranno cavolate ma per un viaggiatore, le mete sono tutto... o quasi. Do un'ulteriore controllata alla moto, comunico l'itinerario alla reception e loro mi danno un biglietto da visita... in caso di bisogno. Dirigo verso la costa e vado in direzione sud, la laguna di Dakhla è veramente spettacolare, le dune del deserto finiscono direttamente nell'acqua dell'oceano con dei colori pazzeschi. Arrivo al cartello del Tropico del Cancro, sono solo nel nulla ma decisamente emozionato, e un paio di lacrimucce le faccio. Piazzo il cavalletto e scatto autoscatti da ogni angolazione, il momento è decisamente topico. Faccio un gran numero di foto della costa, anche in panoramica, la costa è veramente sublime. Torno sui miei passi e faccio un giro in città, niente di che, così dirigo verso il "villaggio di pesca di Lassarga, nell'estrema punta della penisola, facce poco raccomandabili mi circondano ed immediatamente arriva un'auto della polizia, gentilmente ma fermamente i poliziotti mi dicono di andarmene: si decisamente meglio così. Serata in albergo chiedendo spiegazioni di quanto mi è accaduto al villaggio ma incontro solo un muro di omertà.

Giorno 11   26 agosto   Dakhla - Tan Tan   km. 850

DVD 2860Prima di partire chiedo se il vento qua fosse sempre così... no solo in luglio e agosto! Glab! Oggi tiratona, devo fare la stessa strada dell'andata in direzione nord, il vento di mattina è più clemente così posso tenere un'andatura più veloce. Trovo il tempo per fare un paio di puntate giù dalla strada principale verso l'oceano ma il fatto di essere solo mi frena non poco dopo l'accaduto al villaggio di pesca ieri. Nulla da segnalare se non l'incontro con un biker russo con una yamaha 125 che era via da 3 mesi e mi racconta della polizia corrotta alla frontiera con la Mauritania, ha dovuto sborsare 150 dollari in tangenti per passare. Arrivo a Tan Tan quando è già buio, un militare ad un posto di blocco mi consiglia il primo motel a sinistra appena entrato in paese, gestito da un suo amico. Arrivo, albergo locale, loculo di 3 mt x 3 senza finestre e cena al fast food del fratello, il tutto per 12 euro... sono troppo stanco, unica condizione chiedo che la moto sia al sicuro, me la fanno mettere nella hall esterna con tanto di cancello chiuso e guardiano, mi basta. L'aria del desrto scalda la serata, ceno all'aperto.

Giorno 12   27 agosto   Tan Tan - Foum Zguid   km. 570

DVD 3047Dormire fino a tardi con caldo terrificante del loculo è impossibile anche per me, quindi alle 7 30 sono già fuori con la moto carica, una veloce colazione e via costeggiando il basso atlante verso la zona del Lago Iriki. Poco traffico e caldo torrido, faccio un paio di soste solamente per rinfrescarmi in paesi a malapena segnalati sulla cartina. Quasi al tramonto sono sfiorato da una tempesta di sabbia, un colore ocra oscura il cielo ma per fortuna passo oltre indenne. Foum Zguid è una cittadina che vive sul turismo del Lago Iriki, passo oltre e mi fermo in una pensione lungo la strada. Sono il solo ospite la struttura è ben tenuta e i gestori gentilissimi.  

Giorno 13   28 agosto   Foum Zguid - Zagora   km. 240

DVD 3127Per raggiungere Zagora scelgo il nuovo raccordo della N12 che costeggia il lago Iriki, la strada peggiora in continuazione e non incontro anima viva, dopo l'ennesimo tratto sterrato con sabbia decido di tornare indietro, non mi sento sicuro, quindi, riguadagnata Foum Zguid, punto verso nord, raddoppio il kilometraggio ma poco importa. Al bivio successivo devio sulla R108 per Agdz: 35 km di strada di montagna in costruzione con ghiaione grosso, e terriccio smosso, impiego un'ora e mezzo facendo lo slalom fra i camion che portano terra e ghiaia. Quando sono concentrato non fotografo (è una mancanza lo so) quindi non ho documentazione di quanto dico. Dopo una sosta ristoratrice nella cittadina di Agdz, arrivo a Zagora, attraversando la splendida valle del Draa. La T.A. perde colpi e il contachilometri è di nuovo fuori uso, mentre faccio benzina chiedo di un meccanico, un ragazzo mi porta dal mago di turno, "quello che aggiusta tutto quello che torna dal lago Iriki. Patteggiamo a 50 euro il controllo del rinvio del contachilometri, un controllo alla carburazione e filtro aria, la mattina dopo sarà tutto pronto. Mi faccio accompagnare in un bel riad ai margini della palmeria e dedico il tardo pomeriggio alla visita della Kasbah e della palmeria. Il ragazzo trovato al distributore mi fa da guida, ho concordato prima il compenso (15 euro circa) e l'acquisto di alcune cose in negozi di sua fiducia (lui prende il 20% circa). E' un giro molto piacevole e interessante, riesco a prendere delle bellissime istantanee e all'interno della kasbah entro a contatto con alcune famiglie che mi raccontano come sbarcano il lunario da queste parti. Chiedo se mi può trovare un gruppo a cui aggregarmi per fare un paio di giorni di off road lungo il famigerato Lago Iriki ma non ci sono turisti al momento e da solo rinuncio. 

Giorno 14   29 agosto   Zagora -  Boumalne du Dades   km. 400

DVD 3200Vado a recuperare la T.A., il rinvio del contachilometri è molto usurato e non funzionerà per molto ma il resto è ok. Rinuncio ai 70 km che mi separano da M'Hamid (me ne pento ancora) e punto verso la valle del Dades, voglio raggiungere Imilchil per ritornare dalle gole del Todra. La valle del Dades, conle sue Kasbah arroccate sui cocuzzoli delle montagne è spettacolare, una strada sinuosa penetra nell'atlante attraversando paesi che vivono di turismo, attraverso le gole del Dades, una piccola delusione rispetto alla bellezza della vallata e punto veerso Imilchil. Improvvisamente si oscura tutto, vento, pioggia e un pò di grandine in 10 minuti, mi riparo sotto un costone e aspetto, verso nord infuria il temporale quindi a malincuore decido di ritornare indietro, procedo lentamente sulla strada resa viscida dalla pioggia e riapprodo a Boumalne du Dades fradicio, fa anche freddo, mi dicono che nell'Atlante anche in estate succede spesso... buono a sapersi. Adocchio un albergo soddisfacente con parcheggio custodito e mi sistemo. E' pieno di gente, attrazione una milf inglese sul quintale con l'amico... marocchino max trentenne. Già di sera è tornato il sereno e la temperatura si è alzata, eno male!

Giorno 15   30 agosto   Boumalne du Dades - Ait Ben Haddou   km. 150

DVD 3308Oggi me la prendo con estrema calma, spostamento ridicolo, raggiungo Ouarzazade, mi fermo mezz'oretta in centro per vedere se stanno girando qualche film, mi dicono che è in corso una produzione italiana sulla Bibbia ma oggi sono a riposo. Raggiungo così Ait ben Haddou, sarà turistica quanto volete ma è indiscutibilmente la più bella Kasbah del Marocco. Scelgo naturalmente l'Hotel la Kasbah, il primo a sinistra entrando in paese, dalla piscina si gode una splendida vista. In imbranco con un gruppo di australiani e attendo il tramonto in piscina. Porca puttana un'altro temporale, così non posso fare neppure il time laps programmato al tramonto. Mi consolo con una passeggiata attraverso lo oued sotto la Kasbah (che avevo visitato minuziosamente alcuni anni prima) Ait Ben Haddou è fra le altre cose la principale movie-location del Marocco, Il Gladiatore e Lawrence d'Arabia in alcune loro parti sono stati girati qui. Serata tranquilla pranzando con gli australiani... un tour di pensionati, ma molto in gamba.

Giorno 16   31 agosto   Ait Ben Haddou - Marrakech   km. 190

DVD 3369Oggi attraverso l'Atlante, il col di Tichka 2200 mt., una bella strada panoramica che una volta scollinato scende verso la piana di Marrakech. Scendendo entro nel set di Mission Impossible V, la strada è sorvegliata da guardie armate, i Tir con le attrezzature necessarie per l'action movie sono disseminate per svariati kilometri, mi fermo ma la polizia mi intima di sloggiare, faccio un paio di passaggi con la action cam accesa ma devo desistere e mi allontano a malincuore. Arrivo a Marrakech nel primo pomeriggio, prima di attraversare le mura della città vecchia accendo la action cam e filmo fino al mio arrivo al Ryad Le Clos des Arts, dell'amico Massimo Tumiotto. Lo splendido Ryad è a 5 minuti da Jama El Fna, portiamo la T.A. in un parcheggio custodito e la faccio anche lavare. Mi concedo un Hammam poi mi trattengo in piazza fino al tramonto fra venditori di ogni genere e gli immancabili incantatori di serpenti. La sera sono ospite a cena nel Ryad. Massimo e Giorgina mi chiedono del tour in moto, di quelli fatti e di quelli che farò... poi mi parlano della loro esperienza a Marrakech, bellissima serata fra amici.

Giorno 17   1 settembre   Marrakech

DVD 3608Mi faccio consigliare un percorso per vedere le cose più interessanti del centro di Marrakech, praticamente mi girò quasi tutto il centro entro le mura, un paio di musei ma sapete ormai come la penso, l'arte islamica non è minimamente paragonabile alla nostra quindi, inevitabilmente torno a Jama El Fna, il cuore pulsante di Marrakech, è innegabilmente diventata ad uso e consumo turistico ma a mio parere il fascino è immutato. A sera naturalmente ceno al panoramico Cafe de Paris, fotografo la piazza dall'alto all'ora blu poi mi perdo di nuovo nel caotico viavai di Jama El Fna. Si mangia, si beve si balla, pochi luoghi al mondo hanno una vita così, peccato che come punti la macchina fotografica ti chiedano soldi in continuazione.... ma basta ignorarli per un pò e poi smettono... forse!

Giorno 18    2 settembre   Marrakech - Fes   km. 520

DVD 3675Saluto Massimo e Giorgina poi scelgo la N8 attraverso Beni Mellal e Ifrane. Attraversare la foresta di cedri di Ifrane è sempre emozionante, qualche decina di kilometri di paesaggio quasi alpino che sbuca improvvisamente dalle vette desolate dell' Atlante. In altura la T.A. mi da qualche problema di carburazione, ma roba di poco conto e sopra il 1500 metri. Vedo le mura delle 2 medine di Fes al tramonto, dirigo verso quella Andalusa e con l'aiuto di un "emissiario" trovo alloggio in un Ryad ai margini della medina, non sapevo che la zona di sera è pericolosa. Faccio chiamare un taxi e mi faccio accompagnare ad un ristorante segnalato dalla Lonely Planet. Questi sono i momenti in cui ci si sente un pò soli, la sera a cena preferirei essere con amici, ridere e chiacchierare, ma sono attimi di tristezza che passano presto. Tornato in albergo, per il giorno dopo chiedo una guida che parli italiano, voglio gustarmi al meglio la più caratteristica città del Marocco. 

Giorno 19    3 settembre   Fes

DVD 3708Mi incontro con la guida, verso le 10, chiedo i suoi servigi fino a sera, pattuiamo 30 euro circa, gli dico che non mi faccia perdere troppo tempo nei negozi convenzionati e che voglio assolutamente la grande conceria, lui mi dice che prima mi porterà nella convenzionata poi mi porterà in quella che gli ho indicato. Fes è situata in una vallata fra la catena dell'Alto Atlante e il Reef, la città nuova è separata dalle 2 medine e questa divisione la rende unica. Quando entri nella vecchia Fes è un vero salto indietro nel tempo, per intenderci è ora come era Marrakech 30 anni fa. Le concerie sono sicuramente il fiore all'occhiello di Fes, il fetore è quasi insopportabile ma vanno assolutamente viste. Una bella e simpatica ragazza che parla un'inglese perfetto mi convince a comprare l'ennesima bottiglia di Olio di Argan, poi la guida mi invita a conoscere la sua famiglia, compro qualcosa di dolce, un paio di aranciate e un paio di birre e vado a conoscere sua moglie, giovanissima e i suoi 3 figli, si gioca e si fa un pò di baldoria. Se voglio restare ancora a Fes mi viene consigliato di trovare un albergo nella città nuova, e così faccio la mattina dopo.

Giorno 20    4 settembre   Fes

DVD 3902Sono stanchissimo, le fatiche del viaggio hanno avuto il sopravvento quindi decido per una giornata di ozio assoluto. Vado nella città nuova, cerco un bel 4 stelle con tutte le comodità, e trascorro il giorno fra letto, hall e piscina. Certe volte per ricaricarsi non c'è altro da fare, solo la sera esco e mi trovo in un bar ristorante a mangiare un'insalata di mare, guardando Quatar - Marocco... naturalmente tifo Marocco. Dopo la partita, finita con uno squallido pareggio 0-0, mi ritiro in camera e faccio il piano di rientro, mi sento bene, la sosta mi ci voleva proprio. 

Giorni 21-22   5-6 settembre   Fes - Granada   Granada - Confine Sp/Fr   km. 800 + 1.100

DVD 3986Inizia il rientro, dovrò essere a Tangeri Med nel primo pomeriggio per poter arrivare nei pressi di Granada. Tutto procede senza intoppi tranne un'ora di ritardo del ferry veloce. Mi immetto subito sulla A7 per Malaga e dopo prendo la direzione nord verso Granada, è già notte e per colpa di un' interruzione mi incarto un pò, sulla Sierra Nevada fa un pò freddo ma per poco, l'autostrada ridiscende subito. Dopo un paio di tentativi falliti trovo un motel aperto, suppure siano le 2 di notte il gentilissimo guardiano mi prepara anche 2 panini con Coca Cola. La mattina dopo dopo un'abbondante colazione dirigo verso la Francia, Murcia, Alicante, Valencia e infine Barcellona, un'improvviso temporale subito fuori Barcellona mi costringe a mezz'ora di sosta ma ormai la meta, il motel sul confine è a portata di mano. Arrivo a sera... che tirata! Garage per la T.A. una rapida cena nel self del motel e via a letto, domani pomeriggio Simone mi aspetta in spiaggia vicino ad Antibes. 

Giorni 23-24   7-8 settembre   Confine Fr/Sp - Antibes   Antibes - Russi   km. 500 + 550

DVD 4012Parto presto, non voglio perdermi la mezza giornata sulla spiaggia della Costa Azzurra, la strada è scorrevole, trovo solo un pò di traffico all'altezza della Camargue dopo Montpellier. Arrivo in spiaggia nel primo pomeriggio, vedo Simone steso al sole, metto in sicurezza la T.A. e scendo sulla battigia. Reduce da 20 giorni di Marocco quindi non in codizioni proprio ottimali do adito a qualche sguardo e relativi commenti tipo "da dove sbuca questo"? Ma chissenefrega! Simone vuole un rendiconto dettagliato del tour, lo faccio con l'entusiasmo che mi contraddistingue nelle giornate migliori. Sono ospite di Simone, con il giusto orgoglio mi mostra il suo appartamento ad Antibes, poi la sera, dopo un giro panoramico, prima in moto poi a piedi per il centro, mangiamo pesce in un ristorante sul lungomare: azz... ero abituato ad altri prezzi! La mattina dopo ci si saluta e dirigo verso l'Italia, un attimo, concludiamo in bellezza, la T.A. vuole fare la curva del Tabaccaio e il Sottopassaggio, come negarglielo? qui ci vuole una toccata e fuga a Montecarlo! Mi fermo prima del tornantino, musica di Air Force One nel casco, aziono la Eye Cam,  e parto...faccio il percorso una, due, tre volte,  il Gran Finale è servito, ora posso tornare a casa. 

Highlights and Lowlights

Tre cose su tutte, la fantastica spiaggia di Legzira a Sidi Ifni,  l'indescrivibile laguna di Dakhla e la bellezza della città vecchia di Fes. Ma procediamo per gradi, la costa Atlantica è godibilissima, a tratti alta e rocciosa, a tratti bassa con la sabbia del deserto che finisce nel mare. El Jadida già offre molto al turista, ma il porto fortificato di Essaouira è cosa rara a vedersi. Il Sahara Occidentale è una landa desertica desolata ma la Laguna di Dakhla senza dubbio merita i kilometri da fare. Marrakech la conosciamo, la valle del Draa immersa in migliaia di palme è una favola. Fes ha forse le uniche medine veramente autentiche del nord africa. La Valle del Dades è una meraviglia, ma le gole vere e proprie sono una piccola delusione, molto meglio quelle del Todra. Voglio ricordare Ait Ben Haddou, un luogo sempre magico. Fuori dal Marocco imperdibili il Galibier, la mitica vetta del Tour de France e le strade attorno a Ronda.

Le strade del Tour

La Route des Grandes Alpes è favolosa, per fondo e per paesaggi. Da Barcellona non prendere la Ap7 a pagamento ma la A7 ottima e gratuita che vi accompagnerà fino ad Algeciras. Le strade del Marocco, sulla costa sono molto abrasive e spesso invase da lingue di sabbia, il vento e la salsedine sono spesso un'insidia. Per il resto le solite raccomandazioni, attraversando i paesi procedere a passo d'uomo, bambini e animali spesso "bivaccano" sulla strada. La polizia con i tutisti è sempre molto gentile e disponibile. Nel Sahara Occidentale i posti di blocco sono innumerevoli, i militari un pò rudi ma gentili e disponibili, non ho mai avuto problemi. Una raccomandazione, non cambiate valuta ad Algeciras, hanno commissioni pazzesche.

Equipaggiamento 

Pantaloni e giacca traforati, nel sud della Spagna e in Marocco il caldo è opprimente, ma non sulla costa, raramente si superano i 28/30 gradi. Gomme scolpite, nastro americano, set di chiavi, compressore e camere di ricambio. Una Felpa e un giobbotto antivento, sull'Atlante le temperature si abbassano. Lavare e ingrassare la catena anche prima dei canonici 1000 km, la sabbia e la polvere la fanno da padroni. Repellente per zanzare. Tuta antipioggia sempre al seguito. E' indispensabile che il filtro aria sia quello lavabile e riutilizzabile.

 

 

FORCE WAY AND ROMMEL TRACK - TUNISIA ON & OFF ROAD

Logo Tunisia2012La passione per l'off road inizia a farsi sentire e dopo alcune lezioni di guida, decido per un battesimo alla portata di mano, la vicina Tunisia. Dopo accurate informazioni decido per la Pista Rommel e i 40 km in mezzo al deserto che uniscono l'oasi di Ksar Ghilane con il villaggio berbero di Chenini, la prima facile, la seconda di difficoltà media, in forse la difficile pista che unisce le due oasi di montagna Tamerza e Mides. Il top del viaggio comunque sarà la location del Binary Sunset, per i profani Star Wars ep. IV la location esterna della casa di Luke Skywalker, in mezzo al Chott a pochi kilometri da Nefta. L'ammiraglia equipaggiata con le Continental Tkc 80 tassellate fa un bel figurone. Simone si aggrega, onde evitare le alte temperature si decide per settembre, procederemo con un giro in senso antiorario costeggiando il confine con l'Algeria e tornare per la via mediterranea. E' il primo tour impostato sull'off road, cercheremo di viaggiare il più leggeri possibile, in questi tour è importantissimo mantenere la moto leggera e quindi il più maneggevole possibile.
     
Documenti necessari Jedi Attrezzatura fotografica
  • Patente Italiana
  • Carta Verde
  • Passaporto valido
  • Assicurazione personale
  • Nikon D300
  • Nikkor 18/200 f 3,5-5,6
  • Nikkor 50 f 1,4
  • Nikon D200 (scorta)
Per seguire meglio il racconto di viaggio guarda la mappa del percorso qui
 

Giorni   1-2   12-13 settembre   Russi - Civitavecchia   km. 370    Traghetto Civitavecchia - Tunisi

DVD 9639Si parte nella tarda mattinata per Civitavecchia, il traghetto per Tunisi è previsto alle 5 del pomeriggio, la E45 è come al solito un anticipo di off road... cinque minuti dopo il mio arrivo incontro Simone, ha le gomme da off road legate alla moto, le cambieremo a Tunisi. Prima sorpresa, il traghetto è posticipato all'una di notte, beh poco male, faremo un giro a Tarquinia, prendiamo anche 2 gocce d'acqua. Verso le 7 di sera torniamo al porto e attendiamo l'imbarco. Saliamo fra i primi, e occupiamo due posti con sacco a pelo sui divanetti vicino al bar, sul ponte fa freddo, solita cena al self service del traghetto e ripassiamo il percorso sulla cartina, Simone ha il navigatore e inserisce i dati GPS delle piste. Arriviamo a La Goulette di Tunisi a notte fonda, giusto il tempo per trovare un'infimo albergo alle porte di Tunisi. 

Giorno  3   14 settembre   Tunisi - Bizerte   km. 80

DVD 9663Facciamo un giro in moto per Tunisi alla ricerca di un gommista, l'operazione risulta più complessa del previsto: una persona per smontare la gomma, una per montarla e un supervisor che da ordini, tempo un'ora e mezza, lasciamo in deposito le gomme da strada con l'accordo che passeremo a riprendele al ritorno. Davanti alla vicina ambasciata americana ci sono disordini, basta uno sguardo fra me e Simone per capire che è meglio squagliarsi, imbocchiamo la A4 e dirigiamo immediatamente verso Bizerte. Un rapido melone per pranzo lungo la strada e siamo già arrivati, le distanze in questo tour sono molto brevi. Alloggiamo in un bel motel subito fuori città, ci diamo una sistemata, riprendiamo le moto e andiamo in città; Bizerte, città Fenicia, ha nel suo bellissimo porto interno la maggiore attrazione, veramente una chicca, esploriamo l'adiacente medina e la sera ceniamo sul Galeone-Ristorante ormeggiato su un lato dell'antico porto. Si, mi sento proprio di consigliare una sosta a Bizerte, il porto interno è veramente una piccola meraviglia.

Giorno  4   15 settembre   Bizerte - Jendouba   km. 180

DVD 9752Oggi abbiamo in programma la visita alle rovine di Bulla Regia, sito di origini berbere ma sviluppatasi sotto il dominio Romano e capitale della Numidia sotto Massinissa. E' una giornata strana, caldo e fresco con qualche goccia di pioggia a fasi alterne, arriviamo a metà pomeriggio, non ci sono insegne e fatichiamo a trovare l'ingresso. Il sito da l'idea di essere in uno stato di semi-abbandono, qualche pastore con il suo gregge nell'area lo dimostrano chiaramente, le abitazioni sotterranee, concepite per evidenti ragioni climatiche, sono la principale caratteristica di Bulla Regia, poi qualche mosaico e un piccolo anfiteatro, resistiamo un paio d'ore e direi che non è un sito memorabile. Dirigiamo su Jendouba, adocchiamo un albergo con un'ingresso reale... già solo quello... però il prezzo ci convince a restare, ceniamo e pernottiamo con una decina di euro.   

Giorno   5   16 settembre   Jendouba -  Tamerza   km. 420

DVD 9798Stamattina altro tour storico culturale, le rovine di Dougga, qui inizamo ad esserci, la posizione collinare rende l'area affascinante, le architetture sono Puniche, Numide e Romane, una su tutte il mausoleo di Massinissa,  alcuni scorci sono veramente notevoli, trascorriamo qui tutta la mattinata, la giornata è splendida e il bel cielo di un'azzurro terso è l'ideale per le foto. Finita la visita, dirigiamo verso Kesserine, poi Gafsa, notoriamente le città più inquiete della Tunisia, nel tardo pomeriggio arriviamo a Redeyef (di qui parte la Pista Rommel) quindi a Tamerza... crepi l'avarizia ci concediamo il Tamerza Palace un fantastico 5 stelle e qui... facciamo colpo... sul direttore (glab). Dopo una vergognosa contrattazione, ma stavolta si parlava di 220 euro portati poi 150 a per 2 notti con colazione e cena, il direttore ci dice che le altre due donne ospiti dell'hotel "se la intendevano fra di loro" ma se volevamo la sua porta era sempre aperta! Io rido di gusto e gli dico, "non farti idee strane non è come pensi e chiudiamo qui il discorso".  Il direttore, non contento nel dopocena torna alla carica e ci illustra i vantaggi di essere bisex, noi gli diciamo che siamo contenti del suo equilibrio ma non ci interessa assolutamente. Giuro una situazione così non mi era mai capitata.

Giorno   6   17 settembre   Pista Rommel e tour delle oasi di montagna   km. 100

DVD 9899La Pista Rommel, costruita dal Feldmaresciallo per evitare le truppe alleate durante la ritirata dell'Afrika Korps, ci aspetta, l'inizio è poco glorioso, infatti si parte dalla discarica di Redeyef... ma che importa, la gasatura è alle stelle. Il punto più alto si raggiunge subito, vediamo davanti a noi la pista che si insinua in mezzo alla montagna degradante verso il Chott El Gharsa, uno spettacolo! Andiamo avanti e indietro per diversi tratti sparando via decine di foto, la giornata è splendida e il caldo non scherza, siamo soli, si sente solo il rombo delle moto. Essendo quasi tutta lastricata, la difficoltà della Pista Rommel è quasi nulla, ma pensare di guidare dove è passata l'Afrika Korps nel 1942 mi fa venire i brividi, se mi concentro posso vedere i carri armati e gli autoblindo inerpicarsi su per la montagna. Per il resto della giornata visitiamo le oasi di montagna, nell'ordine Chebika e il suo piccolo canyon, Tamerza con la sua "cascatella", e Mides con il bellissimo canyon ai confini con l'Algeria. Rinunciamo alla pista che collega Tamerza con Mides, il primo tratto in uno Oued abbiamo la sabbia a mezza ruota e non se ne vedeva la fine, troppo per le nostre possibilità. Serata nella piscina del Tamerza Palace con la splendida vista panoramica sulla città vecchia. Il direttore non fa altre avances.

Giorno   7   18 settembre   Tamerza - Tozeur e dintorni   km. 150

DVD 0066Oggi giornata "Stellare" dedicata pressochè completamente alle location di Star Wars. Iniziamo con il Sidi Bonhuel, ad ovest di Tozeur, consegnato alla storia come il luogo dove è apparso per la prima volta Obi Wan Kenobi nell'Ep.IV, e dove 4 anni dopo Spielberg ha girato alcune scene de "I Predatori dell'Arca Perduta". Il luogo di per se stesso non è gran che, un piccolo canyon con una moschea bianca su un costone. Ben altra cosa il set vero e proprio in mezzo al deserto a nord-est di Nefta, sembra di essere nel mezzo della prima trilogia, poi, per un fan estremo come me, arrivarci sulla mia moto è una sensaziona da sballo! Ci intratteniamo a lungo, all'interno e fuori Mos Espa, poi dirigiamo verso la Location delle Location, il Lars Homestead, esterni casa di Luke Skywalker, consegnata alla storia cinematografica come il Binary Sunset, in mezzo al Chott el Jerid. Si prende una pista verso il mezzo al Chott subito fuori Nefta e dopo pochi kilometri si arriva all'igloo, ha povuto da qualche giorno quindi in qualche zona, sotto la crosta di sale c'è un'insidiosa poltiglia, bisogna fare attenzione. E' quasi il tramonto, uno splendido e indimentivabile tramonto, una fondazione americana ha restaurato "Lars Homestead" a proprie spese, non sono il solo fanatico evidentemente. Ci tratteniamo fino a quando c'è un filo di luce, poi rientriamo a Tozeur, dato lo scarso turismo, gli hotel sono quasi tutti chiusi, ne troviamo uno abbastanza anonimo in centro, lontano dalla strada dei alberghi. 

Giorno   8   19 settembre   Tozeur - Douz   km. 250

DVD 0208La mattinata è dedicata alla splendida Medina di Tozeur, caratteristica per i suoi mattoncini di colore rossastro. Molti parlano italiano e qualcuno ci racconta del prezzo che hanno dovuto pagare per la primavera araba e la destituzione di Ben Ali, ora causa i recenti disordini, i turisti sono veramente pochi e, per un paese che si sta lentamente desertificando, con l'agricoltura ridotta al lumicino, il turismo sarebbe stato la principale fonte di sopravvivenza. Ci concediamo un'escursus nel grande palmeto di Tozeur poi decidiamo di circumnavigare il Chott da sud, quindi raggiungere Douz, speravamo in paesaggi e villaggi più caratteristici, ci sono solo un sacco di posti di blocco militari e solo verso la fine del giro, alcune formazioni rocciose molto scenografiche modellate dal vento. Centinaia di palme che riflettono i grappoli di datteri alla calda luce del tramonto ci accolgono a Douz "la Porta del Deserto", facciamo un giro fino sotto le dune subito fuori dal paese poi troviamo un albergo vicino al famoso mercato che ci permette di parcheggiare le moto nella hall... meglio di così! 

Giorno   9   20 settembre   Douz - Ksar Ghilane   km. 150

DVD 0431La mattina facciamo una veloce visita al mercato dei cammelli di Douz, non è cambiato molto da alcuni anni fa e conserva parte del suo fascino, il mercato si tiene il giovedì e gli allevatori arrivano da ogni parte della zona desertica e predesertica, vi si vedono facce uniche e assistere alle contrattazioni è sempre uno spettacolo. Dirigiamo verso Ksar Ghilane, dopo la canonica sosta al Jelili café, dirigiamo verso sud per la Pipeline, ora asfaltata fino all'altezza di Ksar Ghilane, un aio di kilometri di sabbia ci separano dalla sorgente, con le tassellate non abbiamo problemi. Sistemiano i bagagli in tenda poi un paio d'ore nella sorgente di acqua calda più famosa della Tunisia non ce la toglie nessuno. Nel tardo pomeriggio siamo pronti per l'escursione a cavallo verso il forte romano, un viso che mi sembra noto mi chiede "non hai portato Giulia quest'anno?" è Khalid, ci aveva portato a cavallo nel 2007 e si ricordava di mia figlia. Le dune rosa del deserto ci circondano, e naturalmente rimaniamo a prendere foto fino a sera. Dopo cena ci sediamo fino a notte fonda nei café ai bordi della sorgente, si, Ksar Ghilane è decisamente affascinante e sottovalutata nelle mete turistiche. 

Giorno  10   21 settembre   Ksar Ghilane - Tataouine   km. 70

DVD 0549Oggi 45 km di pista in pieno deserto per raggiungere il villaggio berbero di Chenini sovrastato dalla moschea dei Sette Dormienti. Alle 7 siamo già in sella, abbiamo le coordinate nel gps e partiamo dal monumento al generale Leclerc, attraversiamo la Pipeline e ci addentriamo nel deserto, alcune dune di sabbia sono molto insidiose ma nonstante le moto cariche diamo gas e passiamo indenni, la parte centrale presenta dei saliscendi in terra battuta con qualche spolverata di sabbia ma niente di che. Sentire il rombo delle moto e nient'altro è una sensazione incredibile, qualche dromedario in lontananza sembra quasi ci controlli, facciamo una sosta in un café abbandonato circa a metà strada e proseguiamo, il caldo inizia ad essere opprimente e il vento non disturba più di tanto. Il tratto più pericoloso è sicuramente l'ultimo, la pista è diventata rocciosa, una pendenza a tratti direi del 15% da superare facendo lo slalom fra pietroni disseminati qua e la. Copriamo l'intera pista in poco più di 4 ore, comprese le innumerevoli soste fotografiche. Sono le ore più calde della giornata e le trascorriamo in piscina a Tataouine, poi nel tardo pomeriggio si visita Chenini, scarpinata un pò faticosa ma decisamente appagante. Prima del buio vorremmo vedere anche Ksar Hadada,ma una strada interrotta ci frena.

Giorno  11   22 settembre   Tataouine - Sfax   km. 280

DVD 0590Non ci concediamo il previsto giorno di riposo a Djerba, puntiamo verso Matmata, Gabes e Sfax. Visita d'obbligo all'hotel Sidi Driss che deve la sua fama per essere stato gli interni della casa di Luke Skywalker nell'Ep. IV di Guerre Stellari, le case troglodite scavate sotto terra le ho già viste.  Attraversiamo l'oasi di Gabes, la più grande della Tunisia poi arriviamo a Sfax, la città più industrializzata del Paese della mezza luna. Ci accomodiamo in un hotel vicino alla medina e la visitiamo all'ora giusta, al tramonto. La Medina di Sfax è un salto nel tempo nel mezzo alla città più moderna della Tunisia, piena di persone che contrariamente agli altriluoghi si prestano a farsi fotografare senza chiedere mance... incredibile. mangiamo malissimo e con prezzi europeri in un ristorante figo del centro. 

Giorno  12   23 settembre   Sfax - kairouan   km. 150 

DVD 0681Una visita al colosseo di El Jem, uno splendido monumento Romano che si erge nel mezzo della pianura tunisina. Il Colosseo, per via del clima secco e vantilato è conservato benissimo, completamente visitabile ed è interessante che il poco lontano museo ricavato in una lussuosa Villa Romana. Attraversando campi di ulivi disseminati nella zona predesertica, raggiungiamo Kairouan, la città sacra della Tunisia: la sua Medina bianco azzurra è una meraviglia. Vaghiamo per tutto il tardo pomeriggio e la sera nella città dei Predatori dell'Arca Perduta, si quando Shalla menziona "Il Cairo, la città degli Dei" in realtà siamo qui, il pellegrinaggio d'obbligo è nella piazza dove hanno girato la mitica scena dello spadaccino nero. Indiscrezioni dicono che dopo innumerevoli ripetute con un caldo opprimente, Harrison Ford febbricitante abbia preso la pistola e abbia sparato allo spadaccino anziche iniziare per l'ennesima volta il duello e Spielberg si sia alzato e abbia esclamato. Fantastic! Ma torniamo alla medina, la Grande Moschea, inibita ai non mussulmani, è si l'attrazione principale ma la cosa che più mi ha attratto sono le botteghe artigiane e i café di ritrovo che mi ricordano i bar di quando ero bambino con i vecchi che giocano e parlano del più e del meno. 

Giorno  13   24 settembre   Kairouan - Sidi Bou Said   km. 180

DVD 0831Nella mattinata ci concediamo la visita alla Grande Moschea, per la parte aperta ai non mussulmani poi proseguiamo verso nord. Manca un giorno al traghetto per Civitavecchia e decidiamo di trascorrerlo a Sidi Bou Said, località balneare vicino a Tunisi e residenza preferita del lavoratori stranieri. Si tratta di una bella cittadina bianco azzurra costruita sopra un dirupo che si affaccia su un mare incredibilmente limpido considerando la vicinanza della zona industriale di Tunisi. L'idea di visitare Cartagine non ci sfiora nemmeno, di rovine questa volta abbiamo fatto il pieno e ci godiamo l'ultimo giorno di meritato relax per le caotiche vie del centro, d'altra parte l'ultimo giorno di una vacanza è sempre un pò triste e alla fine non vedi l'ora di rientrare a casa. 

Giorni  14-15   25-26 settembre Sidi Bou Said - La Goulette   km. 10   -   Civitavecchia - Russi   km. 380 

DVD 0870Il Gran Finale consiste nell'uscita alla 007 in moto dalla scalinata del centro e, dopo questi pochi attimi di gloria dirigiamo verso il porto: la Trans Alp è abbastanza provata (esternamente), le piste del deserto hanno lasciato il segno e l'aspetto è da Afrika Korps, le giro intorno soddisfatto e le dico: ti sei proprio comportata bene! Una vota sbarcati a Civitavecchia ci salutiamo, Simone prende per Genova ed io l'impareggiabile E45 per farmi l'ultimo tratto di off road!

Highlights & lowlights

Che dire, la Tunisia è vicina, economica e bellissima. In pochi kilometri hai la possibilità di vedere: Deserto di Montagna, Lago Salato, Deserti bianco e rosa, cosa vuoi di più? Vediamo un pò, su tutto sicuramente metto la sorgente di Ksar Ghilane, splendida in mezzo alle dune rosate di quella parte di sahara.  Di una suggestione pazzesca il Binary Sunset in mezzo al Chott el Jerid, essere li al tramonto mentre il sale si dipinge di arancio è fantastico. Anche se facile, la Pista Rommel merita un passaggio per le meravigliose vedute verso Chott el Gharsa, d'altra levatura la pista che porta da Ksar Ghilane fino al bellissimo villaggio di Chenini, roba impegnativa e non da tutti i giorni. 

Le strade del tour

Nulla da segnalare, tutte ottime, raccomando la solita attenzione quando si attraversano i villaggi, improvvisamente può sbucare qualsiasi cosa. La Pipe Line è tutta asfaltata fino Ksar Ghilane, ma il vento può portare sabbia fino a ricoprirla completamente. Delle 2 piste ho già parlato diffusamente quindi vi rimando al racconto vero e proprio. Entrando a Ksar Ghilane c'è un pò di duna da attraversare, difficilmente superabile se si è in 2 sulla moto e gon gomme stradali. La benzina non è un problema, anche a Ksar Ghilane con un prezzo un pò maggiorato si trova.

Equipaggiamento

Le gomme tassellate sono indispensabili, nastro americano, camere d'aria di riserva, e non dimenticate di avere sempre una buona scorta di acqua, in caso di sosta forzata, specialmente al sud il caldo è opprimente. Abbigliamento estivo traforato e sotto, magliette tecniche.

 

 

 

PAGINA IN COSTRUZIONE

TUNISIA - 30 ANNI DI STAR WARS

Tunisia CrewEra il 1977 quando all'Astoria di Ravenna, a Natale vidi "A New Hope", il primo Guerre Stellari, e fu un colpo di fulmine, con la ragazzina di allora vedemmo la prima proiezione seduti sui gradini e la seconda in poltrona (mi mollò qualche tempo dopo!). L'idea di andare per il trentennale sui set del film nella vicina Tunisia mi balenava in testa da un pò, ne parlo prima con Giulia che ne è entusiasta poi ufficializziamo la cosa. Mia mamma mi liquida con un mo va là e in casa l'esternazione viene accolta come una battuta, solo quando una notte, lascio sulla tavola i biglietti del traghetto acquistati on line vengo creduto... e naturalmente insultato con le solite parole: sei un incosciente, non cresci mai ecc.. ecc.. L'abbigliamento non è ancora proprio da Biker, mancano ancora stivali e pantaloni ma la Forza è fortemente con noi. Al seguito l'inseparabile Nikon D 200 con il 18-200 VR. Clicca qui per la mappa del tour

 

Giorni  1-2   31 ottobre / 1 novembre   Russi - Civitavecchia - Tunisi - Sousse   Km. 370 + 150

EPV0001Abbiamo il traghetto Civitavecchia - Tunisi a metà pomeriggio, partiamo nella tarda mattinata, è nuvoloso ma la temperatura è eccettabile, non sarà così per il ritorno. Il viaggio prosegue tranquillo sulle ali dell'entusiasmo, arriviamo un paio d'ore prima, le moto salgono subito dopo i camion, controllo che la T.A. sia messa bene in sicurezza poi ci accomodiamo in zona bar. Una cena al self service del traghetto e decidiamo di bivaccare sui divani in zona bar, avevamo prenotato i posti sedile ma il tanfo era insopportabile. Attraversando il Canale di Sicilia c'è sempre un pò di onda lunga ma è una cosa sopportabile. Passiamo la mattinata controllando la guida e fantasticando sul tour. Le operazioni diEPV0006 sbarco e doganali sono veloci e alle 5 siamo fuori dal porto, due foto per immortalare il momento e prendiamo l'autostrada per Sousse. Arriviamo che è buio, fatichiamo un pò a trovare la zona degli hotel e veniamo attratti dall'insegna del Sousse Palace. Appena entrati mi accorgo che siamo guardati con una certa diffidenza, capisco subito di che si tratta ma quando, mostrando il passaporto faccio notare che Giulia è mia figlia diventiamo immediatamente gli ospiti più graditi. Dopo la cena luculliana il personale, direttore compreso si intrattiene con noi, specialmente con Giulia chiedendoci della moto e del tour che stiamo facendo. Non so se il giudizio è condizionato dalla stanchezza accumulata ma i letti sono fantastici! 

Giorno  3   2 novembre   Sousse - Matmata   Km. 350

EPV0036La mattinata è dedicata a Sousse, la Medina e il Ribat, passeggiamo senza una precisa meta per qualche ora, è tempo di elezioni e la città è tappezzata con manifesti di Ben Ali, il dittatore della Tunisia, non capisco tanto spreco visto che nella scheda da votare c'è solo lui. Dopo aver ricevuto il caloroso e cordiale saluto da parte del direttore del Sousse Palace, dirigiamo verso El Jem: un colosseo romano che si erge improvvisamente nella fascia pre desertica prima del Grande Sud. Veniamo subito assaliti da venditori di qualsiasi cosa, eEPV0053 serve una certa abilità per liberarcene. Si passeggia per un'oretta intorno e dentro al Colosseo, e abbiamo modo di apprezzarne la pulizia e l'ottima conservazione. Ma è tempo di rimmertci in viaggio per una delle mete più importanti del tour, l'Hotel Sidi Driss di Matmata, dove sono stati girati gli interni della Lars Homestead, per i profani la casa di Luke Skywalker in Ep. IV. Arriviamo subito dopo il tramonto e un ragazzo per la strada ci indica come arrivare all'hotel. Il proprietario, intanto che vieni preparata la cena ci faccompagna in un piccolo tour nelle cave (il Sidi Driss essendo ricavato da un'abitazione troglodita è interamente scavato sottoterra), siamo gli unici clienti presenti. Passiamo la sera in un infimo bar accompagnati dal proprietario del Sidi Driss fumando narghile.

Giorno  4   3 novembre   Matmata - Ksar Ghilane   Km. 110

EPV0110Ce la prendiamo comoda, tanto oggi faremo solo un centinaio di kilometri. Andando verso Ksar Ghilane, quando si prende la Pipeline, è d'obbligo fermarsi al cafe Jelili, si consuma qualcosa o meglio si fa un'offerta e vieni sommerso da the e biscotti, firmi il cartellone che hanno dentro, i proprietari ti informano sulle condizioni della strada poi riparti. Procediamo con calma, la Pipeline ora è tutta asfaltata ma in alcuni tratti quasi completamente invasa dalla sabbia, non ci sono pericoli ma occorre prestare attenzione. Arriviamo al bivio per l'Oasi, mentre mettiamo un pò di benzina, 2 biker mi dicono che su in due a moto carica è impossibile passare la piccola duna che separa lo sterrato dall'inizio dell'oasi, mi fido e unoEPV0123 di loro carica Giulia, loro con le moto e gomme adatte passano in un attimo, io impiego un pò di tempo ma li raggiungo poco dopo alla sorgente. Ksar Ghilane è una favola, una sorgente di acqua a 40 gradi contornata di ristoranti e negozi in mezzo a un palmeto, con un mare di piccole dune rosa alle spalle. Evitiamo i campi tendati comuni e ci concediamo l'alloggio al lussuoso resort tendato. Dopo essere stati a bagno tutto il pomeriggio, ci immergiamo nel tramonto del sahara e accettiamo di cavalcare fino al forte romano, Esperienza bellissima e indimenticabile. Serata mangiando pane di sabbia e verdure mentre guardiamo le stelle.

Giorno  5   4 novembre   Ksar Ghilane - Tozeur   Km. 270 

EPV0220Lasciare Ksar Ghilane non è mica facile, forse sottovalutato perchè troppo vicino... in ogni caso dobbiamo partire, arriviamo alla fine dell'oasi, in prossimità della duna (forse 150 mt non ricordo bene) do gas, mi alzo sulle staffe e, quando pensavo di avercela fatta a non più di 10 mt dalla fine mi parte la ruota davanti e cadiamo, rapporto: Giulia sbucciatura sul fianco e io botta al ginocchio. Rialziamo la moto, la porto fuori dalla duna e ci fermiamo per controllare tutto e riprenderci un pò. Dopo una mezz'oretta ripartiamo, da qui in poi solo asfalto. Ci concediamo una piccola sosta a Douz, peccato che non è giorno di mercato.Una vota alla settimana, a Douz confluiscono a i principali allevatori da ogni parte della TunisiaEPV0245 e si contrattano animali di ogni genere, uno spettacolo. Arriviamo fino ai margini del deserto bianco subito fuori città, location di alcune sequenze di Lawrence d'Arabia. Attraversando piantagioni di datteri, arriviamo alla strada che attraversa il Chott, sale e montagne a nord, solo sale a perdita d'occhio a sud. Troviamo alloggio a Tozeur e ci lasciamo convincere a partecipare ad una serata berbera all'interno della palmeria. Spettacolo per turisti ma suggestivo, in una bella location con cavalieri, fuochi, danzatrici, serpenti e l'immancabile cena a base di Tajine. Anche qui specifico chiaramente che Giulia è mia figlia (alla donna dei tatuaggi abbiamo dovuto far vedere il passaporto) e magicamente siamo diventati simpatici a tutti.

Giorno  6   5 novembre Tozeur - Oasi di Montagna - Tozeur   Km. 250

EPV0259Giornata dedicata alle oasi di montagna, attraversiamo il Chott el Gharsa e arriviamo subito alla prima Oasi, Chebika, un piccolo canyon con una piccola palmeria, niente di che, poi proseguiamo per Tamerza e la sua piccola cascata, in un paesaggio normale passerebbe sicuramente inosservata, ma immersi nel deserto di montagna fa la sua figura. Infine il canyon di Mides, il più suggestivo a un passo del confine Algerino. Ma il vero obiettivo della giornata è Mos Esley, il set originale di Star Wars abbandonato nel deserto, quindi torniamo verso Nefta, noleggiamo un 4x4 e ci sciroppiamo i 9 km in mezzo alla sabbia che distanziano Nefta dalle costruzioni "Stellari". La pista è disseminata di set cinematografici,EPV0361 uno su tutti quello del Paziente Inglese ma niente di che, poi dalla vetta di una duna, scorgiamo le costruzioni stellari, iniziamo a fantasticare sulla troupe della Lucasfilm mentre effettuava le riprese, si ricordano le sequenze più importanti della saga e ci si abbandona a prendere immagini fino al tramonto. Allontanandoci la guida ci dice che il deserto pian piano sta fagocitando tutto, se qualcuno non interverrà fra qualche anno non ci sarà più nulla. Arriviamo a Tozeur quando è già buio, è stata una giornata coi fiocchi.

Giorno  7-8    6-7 novembre   Tozeur - La Goulette - Civitavecchia   Km. 480 

EPV0406Giornata di trasferimento, abbiamo il traghetto nel tardo pomeriggio, unica sosta Kairouan, location de "I Predatori dell'Arca Perduta", ricordate la mitica scena dello spadaccino nero? Ok penso abbiate capito tutti. Lungo la strada vediamo di tutto, benzina venduta al mercato nero contrabbandata dalla Libia, macellerie con animali morti appesi ai margini della strada, e finalmente Kairouan. La medina azzurra è uno dei luoghi più caratteristici della Tunisia e ci perdiamo all'interno per un paio d'ore. Il tempo volge al peggio e arriviamo a La GouletteEPV0472 sotto qualche goccia d'acqua, il traghetto è in forte ritardo, partiremo solo verso mezzanotte, questo significa però che arriveremo a Civitavecchia nel tardo pomeriggio e ci dovremo fare il viaggio verso casa di notte. Infatti sbarchiamo che è ormai buio, fa molto freddo e decidiamo di fare almeno un pò di strada. Il freddo è insopportabile e prima di Deruta vediamo le insegne di un hotel a destra: il Melody. Mi fermo, arriviamo in caera e ci concediamo 15 min a testa sotto la doccia quasi bollente: che meraviglia. Partiremo il giorno dopo nella tarda mattinata, c'è il sole e la temperatura è più che accettabile

 

Le strade del Tour

Le strade che abbiamo percorso sono tutte ottimamente asfaltate e ben segnalate, da segnalare che la Pipeline verso Ksar Ghilane, anche questa ora tutta asfaltata può essere anche totalmente invasa dalla sabbia del deserto quindi massima prudenza, quando lasciate la strada per andare nell'Oasi, prima di addentrarsi nel palmeto ci sono circa 200 mt di duna poi sabbia e terra battuta, in 2 a bordo è quasi impossibile passare. 

Highlights &  Lowlights 

Beh, il tour è stato tutto molto bello, la Tunisia penso sia l'unico paese che in 100 km di diametro ti da e 3 deserti, quello rosa, il bianco e quello di montagna, per noi le cose più emozionanti sicuramente le location di Guerre Stellari, il set abbandonato nel deserto è di una suggestione unica! Guidare attraverso le palme da dattero intorno a Douz è rigenerante e il paesaggio del Chott semplicemente incredibile, 

 
 

 TUNISIA - PISTA ROMMEL

Adesivo 30 10E' da un pò di tempo che con Mauro, parliamo della Pista Rommel, la pista costruita dai tedeschi per evacuare i resti dell'Africa Korps dopo la battaglia di El Alamein, dovevamo partire a febbraio, ma il maltempo ci ha costretto a rimandare. Abbiamo entrambi una settimana un pò scarica dai rispettivi lavori e decidiamo in fretta e furia di partire. Prenotiamo il traghetto Civitavecchia - Tunisi 3 giorni prima e si parte, come sempre, sulle ali dell'entusiasmo, una settimana di caldo secco non ancora opprimente è quello che ci vuole appena usciti dall'inverno. Clicca qui per la mappa del tour

 

Giorni  1-2   4/5 Aprile  Russi - Civitavecchia - Tunisi - Hammamet   Km. 370 + 80

Abbiamo il traghetto Civitavecchia - Tunisi a fine pomeriggio, partiamo nella tarda mattinata, il tempo è variabile ma la temperatura eccettabile. Abbiamo naturalmente l'abbigliamento invernale, la scelta si rileverà azzeccata, tranne per un paio di giorni di caldo quasi torrido. Il traghetto partirà con 2 ore di ritardo, non ci resta che aspettare intrattenendoci sui social con i rispettivi smart phone. Prima di20180405 182818 andare in cabine, facciamo un'itinerario di massima, la traversata è tranquilla, almeno crediamo visto che si è dormito come dei sassi: si il passaggio ponte è prettamente un'opzione estiva! E' metà pomeriggio quando finiamo le pratiche di ingresso in Tunisia e puntiamo verso Hammamet, la zona degli alberghi è semi deserta e molti sono ancora chiusi. Puntiamo un bel 4 stelle per 42 euro in 2 compreso cena e colazione! Mettiamo in sicurezza le moto, di fronte all'ingresso della hall, il personale che parla perfettamente italiano ci dice che da un paio d'anni i turisti hanno ripreso ad arrivare, mancano solo gli italiani. La cena a buffet è monumentale!

Giorno  3   6 aprile   Hammamet - Tozeur   Km. 400 + 100 Ong Jimal

20180406 191915Prendiamo la strada per il sud a metà mattina, mano a mano che si macinano chilometri la vegetazione cala, gli ulivi spariscono e vengono rimpiazzati dagli arbusti della zona pre-desertica, circumnavighiamo Kairouan e procediamo per Gafsa, il caldo comincia a farsi sentire e apro tutte le prese d'aria possibili sia nei pantaloni che nella giacca. Arriviamo a Tozeur nel tardo pomeriggio, ci facciamo accompagnare da un locale nella guest house che avevamo prenotato con booking, l'ora è ideale per introdurre Mauro nel clima di Star Wars,  il set abbandonato nel deserto dell'Ep. I è poco distante e una strada asfaltata lo collega a Nefta, circa 30 km dalla Guest House. Chi volesse andare, da Nefta si prende20180406 192631 l'indicazione per Ong Jimal, dal bivio sono circa 15 km di una bellissima strada asfaltata in mezzo a piccole dune bianche. Il Set è molto peggiorato da 6 anni fa, alcuni tetti sfondati ed è pieno di venditori di cianfrusaglie, ma che vuoi, il turismo porta anche a questo. Mauro, anche se non ha mai visto uno Star Wars, (vergogna) ha incredibilmente apprezzato moltissimo, ci siamo intrattenuti con qualche venditore e abbiamo girato più volte con le action cam accese in mezzo alle costruzioni stellari fino oltre il tramonto. 

Giorno  4   7 aprile   Tozeur - Pista Rommel   Km. 250

DV1 7028E' il giorno della Pista Rommel, facciamo il pieno alle moto e dirigiamo verso Redeyef, la giornata è stupenda. La strada per la discarica dove inizia la pista è interrotta quindi la prenderemo da sud, infatti una strada parallela asfaltata, in mezzo a magnifici canyon ci conduce all'ingresso sud della pista, che avevo importato sul Tom Tom prima di partire,20180407 145320 l'entusiasmo è alle stelle, e una piccola caduta dell'Aprilia non riesce a smorzarlo, d'altra parte anche a me, la prima volta che guidai in queste strade successe: 2 volte. Un pò di scena... io avevo gli occhialoni da "caporale motociclista" acquistati in ferramenta, e Mauro si era portato il cappello da Ufficiale, non ti dico quelli che passavano mentre ci facevamo le foto!!! La pista è più rovinata di 6 anni fa, in alcuni punti con avvallamenti e ghiaione smosso. Guadagnamo la vetta e torniamo a Redeyef, il ritorno lo facciamo per la strada delle oasi di montagna, Tamerza e Chebika, passiamo davanti al Tamerza Palace, che aveva ospitato me e Simone nel tour del 2012: ora è chiuso.

Giorno  5   8 aprile   Tozeur - Gabes   Km. 270 

20180408 120705Oggi attraverseremo il Chott, paesaggio quasi lunare e con un suo  fascino,  l'idea era di arrivare a Matmata ma una tempesta di sabbia portata dal Ghibli, ci fa cambiare idea: a Kebili fuori dall'oasi la visibilità è molto ridotta e la sabbia fastidiosissima, decidiamo così di deviare direttamente verso la costa a Gabes, l'oasi più grande della Tunisia. nel sud  questi fenomeni a primavera possono durare dai 2 ai 3 giorni. Fuori dal Ghibli, abbiamo anche il tempo di prendere un violento temporale passeggero, la strada coperta di sabbia con laDV1 7055 pioggia è diventata insidiosa. Alloggiamo nell'ennesimo 4 stelle con tutte le comodità.... piscina chiusa, un solo bar aperto, quasi nessun turista, ma un'ottimo ristorante! Peccato, la zona di Matmata (interni casa di Luke Skywalker) con le case troglodite scavate sotto terra, e le bianche dune di Douz, (set di alcune sequenze di Lawrence d'Arabia), ma la Tunisia è vicina e ci saranno sicuramente altre occasioni.

Giorno  6   9 aprile   Gabes - Monastir   Km. 290

DV1 6985Lasciamo Gabes a metà mattina, procediamo con calma verso il colosseo di El Jem, gli dedichiamo un paio d'ore. El Jem, una cittadina costruita intorno ad un colosseo romano splendidamente conservato. Lasciamo le moto in custodia al proprietario del bar di fronte all'ingresso, poi dopo la visita ci concediamo un pò di relax prima di ripartire. Non ero maiDV1 7101 stato a Monastir, arrivando attraversi una piccola laguna che separa il centro abitato dal continente, una bella scenografia. Il quartiere turistico rimane a Nord, lungo la strada per Sousse ma però decidiamo di prendere alloggio in centro. Solito albergone super economico ma un pò trasandato, a questo punto direi come tutti.

Giorno  7-8    10-11 aprile   Monastir - La Goulette - Civitavecchia   Km. 180 + 370 

Il rientro verso La Goulette procede regolarmente sotto qualche goccia d'acqua, durante le procedure d'imbarco ci intruppiamo con un gruppo di biker che avevano trascorso la loro vacanza fra le dune di Douz e Ksar Ghilane, traversata di ritorno perfetta,  durante il rientro attraverso l'appennino rimpiango già le temperature della Tunisia.

 

Le strade del Tour

Le strade che abbiamo percorso sono tutte ottimamente asfaltate e ben segnalate, la polizia ha un grande rispetto per i turisti rispettosi e noi lo siamo. Guidare nel centro delle città è sempre un pà problematico... agli incroci vige la legge che il primo che arriva passa. 

Highlights &  Lowlights 

Beh, il tour è stato tutto molto bello, la Tunisia penso sia l'unico paese che in 100 km di diametro ti da e 3 deserti, quello rosa, il bianco e quello di montagna, per noi le cose più emozionanti sicuramente la location di Guerre Stellari, il set abbandonato nel deserto è di una suggestione unica, e la Pista Rommel, percorrerla lè sempre emozionante e devo dire che la nuova strada parallela offre scorci memorabili in mezzo a rocce rossastre, vale la pena di farle entrambe. Gabes, la più grande oasi della Tunisia è evitabile, le località balneari del nord sono molto migliori.